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Bonus in busta paga: ecco le modifiche

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 3 Giugno 2014
Aggiornato 6 Febbraio 2023 14:10

Le novità del decreto IRPEF sull'estensione del bonus di 80 euro in busta paga alle famiglie monoreddito con più figli.

Continua a far discutere la misura varata dal governo Renzi che prevede un bonus di 80 euro in busta paga per i dipendenti e gli assimilati. Più in particolare, al centro dello scontro con la maggioranza c’è l’estensione del bonus ai nuclei famigliari mono-reddito con almeno 3 figli, anche con reddito superiore ai 26 mila euro, che rischia di non essere inserita all’interno del decreto IRPEF.

Estensione Bonus IRPEF

=> Bonus in busta paga: aliquote IRPEF e scaglioni di reddito

L’obiettivo è di evitare che vi siano famiglie in cui il bonus viene percepito da entrambi i genitori perché entrambi con reddito fino a 24 mila euro e famiglie monoreddito con figli e retribuzione di 26 mila esclusi dall’incentivo. La misura risulterebbe sostenibile solo se limitata ai nuclei con tre figli con soglia a 40-50 mila euro. In tutto la misura dovrebbe costare sui 50 milioni di euro e dovrebbe vedere coinvolti altri 80 mila contribuenti.L’Esecutivo in realtà non ha espresso parere negativo sulla misura, ma il premier Matteo Renzi sembrerebbe essere  più propenso ad inserirla nella Legge di Stabilità.

=> Guida per aziende al Bonus in busta paga: calcolo mensilità

Questioni in sospeso

Intanto il decreto IRPEF è ancora in attesa del via libera delle Commissioni Bilancio e Finanze al Senato, le quali devono sciogliere diversi nodi:

  • l’estensione della platea del bonus di 80 euro con il possibi l’eventualele innalzamento della soglia di reddito dei 26 mila euro per le famiglie con almeno tre figli;
  • l’alleggerimento dei tagli alla RAI e all’editoria;
  • la modifica di alcuni tagli di spesa per l’acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione.

Misure approvate

Hanno invece ottenuto il via libera le misure che prevedono:

  • l’aumento dello 0,5% dal 2014 per la tassazione sui fondi pensione, che passerà così dall’11% all’11,5%);
  • la rateizzazione del versamento dell’imposta sulla rivalutazione dei beni d’impresa, le scadenze diventano 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre;
  • misure straordinarie di contrasto all’evasione
    la destinazione anche nel 2015 delle misure straordinarie di contrasto all’evasione fiscale al Fondo per la riduzione del cuneo fiscale.

Iter del DL IRPEF

Ricordiamo che il decreto IRPEF “scadrà” il 23 giugno, l’obiettivo è pertanto di ottenere l’approvazione del Senato entro il 6 giugno, per arrivare all’approvazione finale alla Camera entro la data prevista.