Tratto dallo speciale:

IMU 2013 cancellata, aumento IVA inevitabile

di Noemi Ricci

Pubblicato 30 Agosto 2013
Aggiornato 1 Ottobre 2013 12:22

Le critiche post cancellazione dell'IMU dal rischio di nuove tasse in arrivo, a partire dall'aumento dell'IVA, alla richiesta di abolire l'IMU per le imprese.

Cancellata l’IMU 2013 su prime case e agricoltura, ma non tutti sono soddisfatti, tra le posizioni maggiormente critiche c’è quella dell’ex premier Mario Monti che attacca la scelta del Governo ritenendola un «cedimento di Enrico Letta e del ministro Saccomanni, di cui ho in grandissima stima, e del Pd alle pressioni del Pdl». => Vai allo Speciale IMU

Monti: l’UE vuole la tassazione sulle prime case

Monti ha giustificato il proprio disappunto ricordando che «l’Europa chiedeva da tempo che l’Italia introducesse una tassazione per la prima casa, non per un sadico gusto di far pagare di più ai cittadini ma per poter ridurre semmai la tassazione sul lavoro, stimolando la produttività. Il Governo ha scelto una strada diversa, quella di arrendersi alla forte pressione del Pdl. Quindi si avrà, se ho capito bene, un successo politico del Pdl, un’apparente soddisfazione per i proprietari di case e tutti i cittadini finiranno a pagare tutto questo con piccoli aumenti a piccole tasse e l’aumento dei tassi d’interesse». A testimoniare la preoccupazione dell’Europa la richiesta all’Italia del commissario UE all’Economia, Olli Rehn, di assicurare la sostenibilità della finanza pubblica. =>Leggi i timori dei Comuni dopo la cancellazione dell’IMU

Fassina: aumento IVA inevitabile

A dare ragione a Monti ci sono le parole del viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, il quale ha dichiarato che la cancellazione dell’IMU rende inevitabile l’aumento dell’IVA. «In una fase così difficile dedicare un miliardo per eliminare l’IMU per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell’aumento dell’IVA previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla “vittoria” del Pdl sull’IMU, per il 1° ottobre. O per allentare il Patto di Stabilità Interno dei Comunie rianimare i piccoli cantieri e l’attività di migliaia di imprese artigiane e relativi lavoratori», ha spiegato il viceministro. =>Scopri quanto peserà l’aumento IVA sulle PMI

Abolire l’IMU alle imprese

Critica anche la posizione del M5S che definiscono una presa in giro la «deducibilità IMU per le imprese che è limitata al 50%. In realtà sarebbe servita una reale abolizione dell’imposta anche sui capannoni strumentali. Invece la deducibilità non è nemmeno estesa all’IRAP. Come al solito il Governo disprezza chi produce ricchezza e si prepara a gabbare tutti i cittadini. Prosegue il “do tu des” di basso rango nella maggioranza. Anche l’IMU è diventata oggetto di scambio. Alfano può sbandierare la cancellazione di una parola e il Pd può dirsi soddisfatto perché ciò che esce dalla porta rientrerà presto dalla finestra sotto mentite spoglie». Delusi dalla decisione del Governo anche gli imprenditori di Rete Imprese Italia: «siamo delusi. Il Governo non ha ritenuto di alleggerire l’IMU alle imprese. I capannoni, i laboratori, i negozi, le botteghe per quest’anno rimangono equiparati alle abitazioni di lusso e continueranno a pagare fino all’ultimo euro. Non è sicuramente un buon viatico per un autunno che si prospetta ancora molto pesante per le piccole imprese», ha dichiarato il presidente Ivan Malavasi.

Critiche alla TASER

E non mancano critiche anche alla TASER che prenderà il via dal 2014: «scaricare, anche parzialmente, i costi dell’operazione IMU sugli inquilini è inaccettabile. Questa misura, se attuata, avrebbe un effetto moltiplicatore del costo dell’abitazione con il risultato di aumentare in maniera esponenziale gli sfratti per morosità che lo stesso decreto tenta di arginare», affermando i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat. =>Leggi i dettagli della nuova service tax TASER