Tratto dallo speciale:

Otto per mille ai Comuni terremotati

di Teresa Barone

27 Settembre 2017 11:07

Assegnazione immediata delle risorse derivanti dall’8 per mille per la ricostruzione nei Comuni colpiti dal sisma.

Grazie a una delibera del Consiglio dei Ministri è stata stabilita l’immediata assegnazione delle quote parte dell’otto per mille in favore dei Comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016: le risorse saranno destinate alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali danneggiati a causa del terremoto. Il CdM, infatti, ha deliberato la deroga relativa all’utilizzazione dell’otto per mille dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), per quanto riguarda le quote che derivano dalle dichiarazioni dei redditi degli anni compresi tra il 2016 e il 2025.

=> Sisma: reiterazione agevolazioni prima casa

Destinazione 8 x mille

La deroga consente di concentrare le risorse per specifici interventi, tenendo conto di situazioni urgenti ed eccezionali. In questo modo, per i prossimi dieci anni l’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale sarà utilizzata per la ricostruzione ed il restauro del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto. Il terremoto del Centro Italia ha infatti danneggiato pesantemente i beni culturali dei comuni colpiti. Ricostruirli può contribuire a ricostruire anche le radici storiche e l’identità delle popolazioni vittime del terremoto. In pratica, già da quest’anno – e per i prossimi 10 – i cittadini che indicheranno lo Stato come destinatario dell’8xMille in dichiarazione dei redditi automaticamente destineranno l’intera quota raccolta alla conservazione dei beni culturali, ma utilizzata esclusivamente per interventi di ricostruzione e restauro del patrimonio culturale nelle aree colpite.

=> Terremoto, in Gazzetta le agevolazioni

Aiuti previsti

La misura è contenuta nella conversione in legge del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8 recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e delle attività produttive colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”. La norma prevede anche sussidi al reddito di famiglie e imprese danneggiate dal sisma, semplificazioni amministrative per velocizzare la ricostruzione e misure di potenziamento per far fronte emergenza casa. All’art. 21-ter, in particolare, si stabilisce che:

“le risorse della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale, di cui all’articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, derivanti dalle dichiarazioni dei redditi relative agli anni dal 2016 al 2025 e riferite alla conservazione di beni culturali, di cui all’articolo 2, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, sono destinate agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 nei comuni indicati negli allegati 1, 2 e 2 -bis al decreto-legge n. 189 del 2016, in deroga all’articolo 2 -bis , comma 4, del citato regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998”.