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ISEE, sospensione servizio CAF

di Barbara Weisz

Pubblicato 2 Maggio 2017
Aggiornato 3 Maggio 2017 09:53

Dal 15 maggio niente assistenza CAF per la compilazione dei modelli DSU per la richiesta di ISEE, manca il rinnovo della convenzione INPS.

Protesta dei CAF per il mancato rinnovo della convenzione con l’INPS relativa all’ISEE: dal 15 maggio è sospeso il servizio di assistenza per la presentazione o il rinnovo della dichiarazione DSU ai fini del rilascio dell’indicatore della situazione equivalente. La decisione è stata presa dalla Consulta Nazionale dei centri di assistenza fiscale, che chiedono all’INPS una retribuzione aggiuntiva per il loro impegno.

=> ISEE 2017, servizio CAF a rischio stop

La convenzione è scaduta lo scorso 31 dicembre e non è ancora stata rinnovata. I CAF hanno continuato a fornire l’assistenza fiscale per predisporre la DSU (il modulo con cui si richiede l’attestazione ISEE all’INPS), confidando:

«nell’impegno, assunto a fine 2016 da parte del Ministero del Lavoro e dell’INPS, di trovare una soluzione tecnico/normativa che consentisse uno stanziamento adeguato per l’attività in modo da mantenere gratuito per i cittadini il costo della prestazione».

Nei primi 3 mesi del 2017 sono stati oltre 2 milioni e 500mila i nuclei familiari che si sono rivolti ai CAF per predisporre ed inviare all’INPS la DSU, con un incremento del 25% sull’anno precedente. I dati sono in linea con le previsioni INPS che stimano per il 2017 un aumento delle certificazioni ISEE intorno al 20%, portando il numero dei nuclei familiari che ricorrono all’ISEE ad oltre 6 milioni e 500 mila, circa un terzo della popolazione nazionale.

Il problema è che non è stato trovato un accordo economico sui costi della convenzione. La proposta INPS, che prevede una riduzione del 30% rispetto al 2016, è stata rispedita al mittente. Oltre a ciò, i CAF evidenziano:

«i rischi connessi all’erogazione del servizio ISEE in totale assenza di convenzione, per l’inosservanza delle disposizioni in materia di sicurezza dei dati, degli adempimenti e delle responsabilità nei confronti degli interessati, dei terzi e dell’autorità Garante per la privacy».

Risultato: in attesa di proposta INPS ritenuta più adeguata, servizio sospeso dal 15 maggio su tutto il territorio nazionale. Lo stop sarà accompagnato da opportune iniziative di comunicazione agli utenti e da una verifica formale presso l’Autorità Garante per la Privacy.