Tratto dallo speciale:

Studi di Settore, i correttivi 2016

di Noemi Ricci

13 Dicembre 2016 09:30

Promossi i correttivi e le revisioni degli Studi di Settore 2016, approvata la non utilizzabilità per i controlli a chi fuoriesce al regime forfettario.

Valutati positivamente dalla Commissione degli esperti le evoluzioni degli Studi di Settore, i correttivi anticrisi e le modifiche della territorialità: gli interventi approvati sono relativi alla applicazione degli Studi di Settore per il periodo di imposta 2016, ma dovranno essere sottoposti ad ulteriore verifica, al fine di valutarne l’effettiva coerenza alle attuali difficoltà del mercato, prima della relativa approvazione.

=> Da Studi di settore a indicatori di compliance

Correttivi anticrisi

In particolare gli esperti hanno ritenuto valida la metodologia di elaborazione dei seguenti interventi finalizzati a riflettere negli Studi di Settore la particolare congiuntura economica in corso (gli stessi già previsti per il periodo di imposta 2015):

  • interventi relativi all’analisi di normalità economica;
  • correttivi congiunturali di settore;
  • correttivi congiunturali territoriali;
  • correttivi congiunturali individuali.

Territorialità ed evoluzioni

Hanno inoltre ottenuto parere favorevole gli aggiornamenti delle diverse territorialità utilizzate per i nuovi Studi che dovrebbero andare in evoluzione nel 2016 e, sul fronte delle evoluzioni 2016, sono stati approvati:

  • 18 studi del comparto del commercio;
  • 7 studi del comparto dei professionisti;
  • 20 studi del comparto delle manifatture;
  • 12 studi del comparto dei servizi.

=> Studi di Settore verso l’addio

Controlli fiscali

Via libera infine anche per la proposta che prevede la non utilizzabilità degli Studi di Settore ai fini dell’accertamento non solo per i cosiddetti contribuenti minimi ma anche per i soggetti che fuoriescono dal regime forfettario.

.