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Aprire Partita IVA in Regime dei Minimi

di Nicola Santangelo

Pubblicato 21 Marzo 2014
Aggiornato 9 Febbraio 2015 09:53

Guida all'apertura di Partita IVA in Regime dei Minimi, ossia il regime fiscale agevolato per nuove attività d'impresa modificato con la manovra finanziaria Monti.

Se avete buone idee e volete mettervi in proprio siete sulla buona strada per diventare imprenditori. Se pensate di fare tutto da soli senza l’aiuto di collaboratori o personale dipendente, allora potete avviare un’attività avvalendovi del Regime dei Minimi. Con questo articolo vediamo quali sono le tappe più importanti per aprire la Partita IVA e diventare imprenditore.

=> Come aprire Partita IVA come ditta individuale o autonomo

Come aprire Partita IVA

Il primo passo è richiedere l’apertura della Partita IVA all’Agenzia delle Entrate compilando il modello di inizio attività – per imprese individuali e lavoratori autonomi è il modello AA9/10 (=> scaricalo) – e presentarlo entro 30 giorni dalla data di inizio attività.

Modello AA9/10 e Regime dei Minimi

Il Modello Partita IVA deve contenere: i dati identificativi del soggetto d’imposta, i dati dell’attività esercitata in via prevalente dal contribuente, il codice dell’attività svolta in via prevalente, reperibile dalla tabella “Classificazione delle attività economiche – ATECO 2007”.

=> Come aprire una Partita IVA con il prestito d’onore

I soggetti che intraprendono l’esercizio di impresa presumendo di realizzare ricavi o compensi non superiori a 30.000, se rispettano i requisiti previsti dalla normativa vigente potranno avvalersi del Regime dei Minimi. Dal 2012 il riferimento normativo per i requisiti di adesione al “Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità” è l’articolo 27 della Manovra Finanziaria Monti (DL n.98/2011 convertito dalla legge n.111/2011).

Chi apre partita IVA avvalendosi del Regime dei Minimi dovrà essere barrata l’omonima casella. I contribuenti minimi non sono tenuti a indicare il volume d’affari presunto, come richiesto dal riquadro relativo all’attività esercitata. La Partita IVA rimane invariata anche nei casi di variazione domicilio fiscale e sarà valido fino al momento della cessazione dell’attività lavorativa. Deve essere indicata nelle dichiarazione, nel sito Web e in ogni altro documento, ove richiesto.

Adempimenti INPS e INAIL

Ai fini INPS deve essere presentata la comunicazione per l’apertura di posizioni contributive riguardanti datori di lavoro, titolari o soci di imprese commerciali e agricole. Sarà cura del titolare compilare il modello ARCO (scarica il modello ARCO) per fare domanda di iscrizione per l’assicurazione obbligatoria.La comunicazione di denuncia di esercizio deve essere presentata all’INAIL, compilando i quadri A e B.

=> Regime dei Minimi e determinazione del reddito

Comunicazione Unica

Per presentare i modelli l’imprenditore dovrà avvalersi della Comunicazione Unica che permette la compilazione e l’inoltro in via telematica o supporto informatico all’Ufficio del Registro delle Imprese. La Comunicazione Unica è un adempimento che ha effetto su tutti gli enti coinvolti nel processo di avvio d’impresa: Registro Imprese, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Albo delle Imprese Artigiane e Ministero del lavoro. Al termine della procedura di comunicazione il Registro delle Imprese rilascerà ricevuta, che costituisce titolo per l’immediato avvio dell’attività e ne dà notizia alle altre Amministrazioni coinvolte.

I costi per aprire partita IVA

Le imprese iscritte al Registro delle Imprese sono tenute al versamento di un diritto annuale che si applica in misura fissa per le imprese iscritte o annotate nella sezione speciale e in misura correlata alla base imponibile individuata dal fatturato per le imprese iscritte nella sezione ordinaria.

=> Leggi le regole del nuovo Regime dei Minimi

Il diritto è dovuto alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione territoriale risulta iscritta l’impresa. Le tariffe attuali risultano essere:

  • euro 88,00 per le imprese individuali iscritte o annotate nella sezione speciale del Registro delle imprese;
  • euro 200,00 per le imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria del Registro delle imprese;
  • euro 30,00 per i soggetti iscritti al REA, non tenuti fino al 2010 ad alcun versamento.

Per le imprese diverse da quelle già individuate, il diritto annuale è determinato applicando al fatturato dell’esercizio 2010 le seguenti misure fisse:

Le nuove imprese dovranno provvedere al versamento del diritto annuale in soluzione unica tramite modello F24 o direttamente allo sportello camerale entro trenta giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione o dell’annotazione.

Imposte per i minimi

Dal punto di vista fiscale i contribuenti minimi sono assoggettati ad un’imposta sostitutiva dei redditi e delle addizionali regionali e comunali pari al 5%. Il reddito si calcola secondo il criterio di cassa ed è determinato dalla differenza tra l’ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti e il totale delle spese sostenute nello stesso periodo.

=> Fuoriuscita dal Regime dei Minimi: esempi pratici

I soggetti ammessi al regime dei minimi sono esonerati dalla registrazione e dalla tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte dirette, Irap e Iva nonché dalle liquidazioni, dai versamenti periodici e dall’acconto annuale dell’Iva. Di contro dovranno fatturare e certificare i corrispettivi, conservare i documenti emessi e ricevuti, tenere il libro del lavoro e adempiere a quanto previsto dalla normativa sul lavoro.