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ACE per imprese: le nuove aliquote per la deduzione

di Barbara Weisz

7 Gennaio 2014 12:22

La Legge di Stabilità incrementa per il triennio 2014-2016 l'aliquota ACE per dedurre dal reddito gli utili e i capitali investiti in azienda: tabella degli incrementi e regole di applicazione.

L’agevolazione fiscale per le imprese che reinvestono gli utili in azienda aumenta dal 2014 grazie alla Legge di Stabilità, che ha incrementato l’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), incentivo introdotto dal Salva Italia nel 2011: ad incrementare l’aliquota degli utili da portare in deduzione sono i commi 137 e 138 dell’articolo 1 della Legge, che va a modificare l‘articolo 1, comma 3, del Dl 201/2011, convertito con la legge 214/2011 (la manovra Salva Italia, appunto).

Deduzione ACE: le aliquote

L’ACE prevede la possibilità per le imprese di dedurre dal reddito netto una percentuale degli utili reinvestiti o dei nuovi capitali investiti in azienda dai soci. Il Salva Italia prevedeva un’aliquota del 3% per il primo triennio, mentre per i periodi successivi  stabiliva che il rendimento nozionale del nuovo capitale proprio si rivalutasse in base a un’aliquota determinata ogni anno da apposito decreto del MEF. Ebbene, la Legge di Stabilità ha fissato le aliquote per il triennio 2014-2016:

  • periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014: aliquota al 4%,
  • periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015, aliquota al 4,5%,
  • periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2016, aliquota del 4,75%.

Gli acconti 2014 e 2015 si calcolano invece con le aliquote dell’anno precedente: acconto 2014 al 3%, acconto 2015 al 4%.

Dal 2017 (settimo periodo d’imposta di applicazione dell’ACE), sarà il Ministero elle Finanze a determinare le aliquote entro il 31 dicembre di ogni anno, «tenendo conto dei rendimenti finanziari medi dei titoli obbligazionari pubblici, aumentabili di ulteriori tre punti percentuali a titolo di compensazione del maggior rischio».

L’aliquota (che serve a calcolare il rendimento nozionale del nuovo capitale proprio) si applica – in base a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 1 del Salva Italia – alla variazione in aumento del capitale proprio rispetto a quello esistente alla chiusura dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2010.

Beneficiari

L’agevolazione è riconoscita a società per azioni,  società in accomandita per azioni, srl, cooperative, società di mutua assicurazione, società europee nel territorio italiano, enti pubblici e privati diversi dalle società che hanno l’attività commerciale come oggetto esclusivo o principale (in pratica, le società comprese nell’articolo 73, comma 1, lettere a, b, del Tuir, il testo unico delle imposte sui redditi). Il comma 7 dell’articolo 1 del Salva Italia estende l’incentivo anche al reddito d’impresa di persone fisiche e alle società in nome collettivo e in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria. Ricordiamo che l’ACE è un’agevolazione introdotta per ridurre le tasse sulle imprese che si finanziano con capitale proprio, riducendo lo squilibrio di trattamento fiscale con le aziende che si finanziano con debito, e rafforzare così la struttura patrimoniale delle imprese e del sistema produttivo italiano.