Tratto dallo speciale:

IMU: esenzioni e novità nel Decreto Fiscale

di Barbara Weisz

Pubblicato 4 Aprile 2012
Aggiornato 14 Maggio 2012 08:58

IMU: tutte le novità contenute nel maxiemendamento al Decreto Fiscale, su cui è stata posta la fiducia in Senato: le esenzioni, gli sconti e i possibili incrementi sulle aliquote ordinarie oltre a quelle comunali.

Il decreto fiscale è arrivato al Senato sotto forma di maxiemendamento su cui il Governo ha posto la fiducia: fra i cambiamenti più rilevanti e di maggior interesse per i contribuenti, quelli relativi all’IMU.

Esenzioni

Sono esenti IMU: case inagibili (categoria F2), fabbricati rurali strumentali nei Comuni di montagna, fondazioni bancarie (bocciato l’emendamento Idv che ne prevedeva il pagamento).

Non pagano la quota erariale gli immobili di proprietà dei Comuni, siti nel proprio territorio, quelli ex Iacp e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Sconti sulla base imponibile per imprenditori agricoli professionali, agevolazioni sullo scaglionamento per i fabbricati rurali strumentali.

Ricordiamo che l’IMU non riguarda gli affittuari degli immobili. Nessuna facilitazione, invece, per gli anziani in casa di riposo.

Pagamento e scadenze

In base al maxiemendamento al Decreto Fiscale, la tassa sugli immobili introdotta dalla manovra finanziaria (decreto Salva Italia) di fine anno si pagherà nella misura del 50% entro il 18 giugno utilizzando le aliquote ordinarie, per poi effettuare il saldo a conguaglio con la rata di dicembre. In questo modo l’Esecutivo tenta di ricomporre il pasticcio provocato dalla difficoltà di calcolare un’imposta che prevede un’aliquota base, fissata dal Governo, su cui però interviene l’aliquota comunale (da fissare entro settembre).

Le scadenze:

  • Prima rata di acconto entro il 18 giugno 2012 (sarebbe il 16 di ogni anno, ma per il 2012 è un sabato).
  • Seconda rata a saldo entro il 17 dicembre 2012 (il 16 è domenica).

Aliquote

Le aliquote ordinarie per l’acconto di giugno 2012:

  • 0,4% (4 per mille) sulla prima casa e box annesso (massimo uno)
  • 0,76% (7,6 per mille) sugli altri immobili (abitazioni in cui non si ha la residenza, altri box e pertinenze, uffici, laboratori, ecc).
  • 0,2% (per mille) sui fabbricati agricoli

Un emendamento al Decreto Fiscale approvato in Commissione finanze al Senato ha concesso allo Stato fino al 10 dicembre per  cambiare le aliquote dell’imposta, in base al gettito che verrà calcolato sui primi versamenti di giugno, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi previsti dalla manovra finanziaria.

I cambiamenti disposti andranno incorporati nel saldo di dicembre.

Acconto di Giugno

Sulla prima casa (e un box annesso): si applica l’aliquota dello 0,4% alla rendita catastale, ovvero alla rendita originaria rivalutata del 5% e poi moltiplicata per 160.  Confermata la detrazione di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni (che risiede nell’abitazione). Il risultato finale si divide per due (50%).
Sugli altri immobili: si applica l’aliquota dello 0,76% sulla base imponibile che cambia a seconda degli immobili.

Per i negozi: rendita originaria rivalutata del 5% e moltiplicata per 55.
Per uffici e studi professionali alla rivalutazione del 5% e moltiplicazione per 80.
Per i terreni agricoli il coefficiente è 130, per terreni di coltivatori diretti e imprenditori professionali iscritti nella previdenza agricola è di 110.
Per laboratori artigiani, scuole, uffici pubblici, caserme, palestre e stabilimenti balneari è pari a 140. Anche qui, il risultato finale si divide sempre per due.

L’IMU sui fabbricati agricoli si paga direttamente in dicembre, quindi niente acconto di giugno.

Saldo di dicembre

Comuni possono stabilire variazioni dallo 0,2% allo 0,6% per la prima casa e dallo 0,46% all’1,06% per gli altri immobili, con possibile sconto allo 0,4% per alcune tipologie (come le case date in affitto). Per deliberare le proprie aliquote hanno tempo fino a settembre.

Nel saldo di fine hanno si dovrà considerare quindi quanto dovuto sulla base delle aliquote comunali, ed eventualmente riformulare l’ammontare dell’IMU dovuta sulla base degli aumenti che lo Stato si riserva di applicare alle aliquote ordinarie.

Come si paga l’IMU

L’IMU si paga con il modello F24 ma si attende ancora il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ne stabilisca il codice tributo. Ricordiamo che l’IMU assorbe completamente l’imposizione fiscale sugli immobili.

La dichiarazione dei redditi serve per le compensazioni. Nel modello 730/2012 per i redditi 2011 c’è il quadro I, relativo all’IMU. La dichiarazione fiscale servirà anche per le detrazioni.