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Delega fiscale: abolizione IRES, in arrivo IRI

di Barbara Weisz

Pubblicato 19 Marzo 2012
Aggiornato 27 Marzo 2012 14:49

Legge delega di riforma fiscale: IRI al posto dell'IRES come imposta sul reddito imprenditoriale, semplificazioni IVA, imposte indirette e contenziosi, revisione della disciplina delle detrazioni.

L’imposta sul reddito delle società IRES è destinata ad essere sostituita dall’IRI, imposta sul reddito imprenditoriale: è la principale novità nel disegno di legge delega sulla riforma fiscale che l’Esecutivo si prepara a presentare in Consiglio dei Ministri venerdì 23 marzo.

Secondo le indiscrezioni che circolano, sono previste anche diverse misure per la semplificazione fiscale e per un miglior dialogo fra istituzioni e imprese in materia fiscale. Non si prevedono, invece, provvedimenti per l’abolizione IRAP, ossia l’imposta regionale sulle attività produttive.

Per sapere quali saranno effettivamente i provvedimenti che il Governo Monti adotterà in materia bisogna attendere la delega, per quanto siano già state illustrate le principali misure della riforma fiscale il 15 marzo a Palazzo Chigi, presenti il segretario del Pdl Angelino Alfano, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.

Reddito imprenditoriale

vediamo le novità in arrivo per le imprese: come detto, l’imposta IRES verrà abolità e sostituita da una nuova imposta sul reddito imprenditoriale (IRI), che dovrebbe valere anche per i professionisti.

Si prevedono poi una serie di altre misure per razionalizzare il reddito d’impresa, fra cui una revisione delle imposizioni sulle operazioni con l’estero.

Semplificazioni

Cambiamenti in vista, a seguire, in ottica di  semplificazione – in primis IVA e imposte indirette (imposte di bollo, di registro e via dicendo) oltre ad una razionalizzazione delle tasse ambientali.

Verranno previste semplificazioni dei regimi fiscali, con l’abolizione di adempimenti superflui.

In vista anche revisioni del sistema sanzionatorio (maggior proporzionalità delle sanzioni alla gravità dei comportamenti, con i passaggio in alcuni casi dal penale all’amministrativo), e del contenzioso (per accelerare le controversie, magari ricorrendo ad accordi stragiudiziali).

Evasione fiscale

Si prevede particolarmente corposo il capitolo relativo all’evasione fisale e a una miglior governance nella regolamentazione dei rapporti fra fisco e contribuente, imprese in primis.

E se da una parte si conferma l’intenzione dell’esecutivo di combattere le pratiche di evasione e di elusione (anche introducendo norme per scoraggiare pratiche fiscali formalmente corrette ma poco virtuose), dall’altra si tende a facilitare le buone pratiche fiscali, ad esempio potenziando il tutoraggio per meglio assistere i contribuenti (ad esempio i professionisti).

In generale, i proventi della lotta all’evasione verranno utilizzati per alleggerire il carico fiscale sui contribuenti onesti. L’Esecutivo sembra orientato a raggiungere l’obiettivo agendo su una revisione della disciplina delle detrazioni.

Infine, è prevista una revisione del catasto per una miglior definizione del valore degli immobili e delle rendite immobiliari.