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Studi di settore e manovra finanziaria: i nuovi scudi fiscali

di Alessandro Vinciarelli

11 Gennaio 2012 17:00

Le cinque manovre finanziarie del 2011 hanno modificato la disciplina sugli studi di settore così come agli scudi dagli accertamenti del Fisco: le novità caso per caso.

Cambiano gli studi di settore per effetto della manovra finanziaria d’agosto (Berlusconi) e quella di Natale (Monti): regole diverse vengono applicate ai periodi d’imposta 2009, 2010 e 2011, con un naturale effetto sullo scudo fiscale che viene riconosciuto ai contribuenti congrui e coerenti per gli accertamenti analitico-induttivi.

Lo scudo fiscale è una tutela che viene riservata dal Fisco ai contribuenti che risultano congrui agli studi di settore, anche per effetto di adeguamento in dichiarazione, evitando che possano essere effettuati nei loro confronti accertamenti presuntivi.

Periodo d’imposta 2009

Fondamentalmente per il periodo d’imposta 2009 varranno ancora le regole previste per la prima versione dello scudo di “protezione” dai controlli del Fisco: le rettifiche induttive fondate su quelle che vengono definite presunzioni semplici non possono andare a toccare i contribuenti che risultino congrui e coerenti per gli studi di settore, anche per adeguamento.

I vincoli per non rientrare nei casi di su presunzioni gravi, precise e concordanti sono legati all’importo massimo dei volumi non dichiarati, pari a 50mila euro (tetto che non costituisce una franchigia) e comunque non superiore al 40% dei ricavi/compensi dichiarati, ma è anche necessario aver inviato il modello dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore. Nel caso in cui questi non risultassero veritieri lo scudo si applicherebbe solo a condizione che il maggior reddito derivante non fosse superiore al 10% del reddito d’impresa o di lavoro autonomo dichiarato.

Manovra finanziaria Berlusconi

Una delle modifiche introdotte dalla manovra finanziaria del Governo Berlusconi (dl 98/11) prevede che in caso di rettifica induttiva il Fisco possa inviare la sola motivazione obbligatoria per tutti gli atti impositivi, senza essere obbligato a spiegare le ragioni che lo hanno portato a disattendere le risultanze degli studi di settore, nonostante la posizione complessivamente regolare del contribuente.

Sempre la manovra finanziaria estiva ha disposto che per avvalersi dello scudo da accertamento induttivo il contribuente debba risultare congruo alle risultanze di Gerico sia per il periodo d’imposta in cui lo scudo può essere fatto valere che per quello precedente (articolo 2, comma 35).

Le disposizioni della manovra finanziaria di Berlusconi trovano applicazione dal periodo d’imposta 2010.

Manovra finanziaria Monti

Dal periodo d’imposta 2011, la manovra finanziaria Monti (decreto 201/11) introduce nel pacchetto di iniziative finalizzate al contrasto dell’evasione fiscale delle modifiche allo strumento dell’accertamento basato sugli studi di settore, mediante un nuovo meccanismo premiale per i congrui e coerenti che penalizza chi non è disponibile a collaborare con il Fisco.

Per chi si adegua ai nuovi parametri invece è prevista l’esenzione dagli accertamenti induttivi, ovvero basati su presunzioni semplici, senza alcun limite quantitativo.