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IRAP liberi professionisti: imponibile e deducibilità

di Alessandra Caparello

Pubblicato 15 Luglio 2015
Aggiornato 17 Luglio 2015 09:37

Elenco dei costi deducibili ai fini IRAP per i liberi professionisti titolari di Partita IVA e calcolo della base imponibile.

Quali sono spese e costi che liberi professionisti possono portare in deduzione ai fini IRAP e quali invece non sono deducibili? Per prima cosa ricordiamo che l’imposta non è dovuta se l’attività delle Partite IVA è svolta in assenza di autonoma organizzazione: non deve cioè esservi impiego di dipendenti o collaboratori e i beni strumentali non devono eccedere quelli di un contesto familiare (computer, fax, stampante, autovettura…). Per tutti gli altri casi si procede nel modo seguente.

=> Esenzioni IRAP per Partite IVA

Calcolo IRAP

La base imponibile IRAP è data dalla differenza tra Valore e Costi della Produzione al netto di spese del personale, compensi per lavoro autonomo, svalutazioni delle immobilizzazioni, perdite sui crediti, quota interessi del canone di locazione finanziaria e perdite su crediti. Nella base imponibile possono rientrare voci che godono di detrazioni e deduzioni (con cui abbattere il valore della produzione netta e pagare di meno). Il criterio per cui si applica la deducibilità piena o parziale è relativo al principio di inerenza.

=> Professionisti autonomi, quando scatta l’IRAP

Costi totalmente deducibili

Canoni di locazione per lo studio, spese condominiali, bollette per energia elettrica e riscaldamento; spese di cancelleria e software applicativo; spese per l’acquisto di beni strumentali di valore unitario non superiore a euro 516,46 non utilizzati promiscuamente; pubblicazioni e riviste per l’aggiornamento professionale; premi di assicurazione per l’attività professionale; diritti di iscrizione in Albi e Collegi; compensi a terzi, con esclusione di quelli in via occasionale.

=>Professionisti con ufficio in casa: come detrarre i costi

Costi parzialmente deducibili

Spese telefoniche e per Internet (all’80%); spese di rappresentanza (1% dei compensi dichiarati); spese per prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande, effettivamente sostenute e validamente documentate (al 75%, in ogni caso per un ammontare non superiore al 2% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta); spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, con relative spese di viaggio e soggiorno (al 50%); spese per acquisto o locazione finanziaria di autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli, facendo riferimento a un solo veicolo per il professionista che opera individualmente o a un solo veicolo per ciascun socio o associato in caso di svolgimento dell’attività professionale sotto forma di associazione professionale (al 20%, con limiti di costo stabiliti in 18.075,99 euro per autovetture e autocaravan, 4.131,66 euro per motocicli e 2.065,83 euro per ciclomotori); spese di gestione – manutenzioni e riparazioni, carburanti e lubrificanti, tassa di circolazione, premi di assicurazione RCA – veicoli (al 20%); quote di ammortamento dei beni mobili strumentali ad utilizzo promiscuo (al 50%); spese di impiego dei beni mobili utilizzati in modo promiscuo, ossia per lo svolgimento della professionale e per uso personale (al 50%).

=> La deduzione delle spese telefoniche per professionisti e imprese

Costi indeducibili

Minusvalenze derivanti da cessione a titolo oneroso di oggetti d’arte, antiquariato o collezione o mediante il risarcimento anche in forma assicurativa; minusvalenze da autoconsumo o destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’arte o professione; compensi occasionali a terzi; interessi passivi sui canoni di leasing o locazione finanziaria o anche le perdite su crediti; costi per il personale dipendente o collaboratori coordinati e continuativi (ad eccezione dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e delle spese per apprendisti e disabili).

Versamento IRAP

L’aliquota da applicare alla base imponibile è del 4,90% ma le Regioni hanno la facoltà di variarla fino a un punto percentuale. L’imposta si può versare in due rate: 40% del 99% acconto dovuto; 60% del 99% dell’acconto dovuto. Le scadenze di pagamento per quest’anno: primo acconto: entro il 16 giugno o entro il 16 luglio con maggiorazione dello 0,40%; secondo acconto o unica rata di acconto: entro il 30 novembre. Il versamento IRAP si effettua con modello F24, compilando la sezione “ERARIO” con i codici tributo: 3800 IRAP (saldo); 3812 IRAP acconto (prima rata); 3813 IRAP acconto (seconda rata o acconto in unica soluzione).