Tratto dallo speciale:

Giro di vite sulle compensazioni IVA

di Noemi Ricci

Pubblicato 18 Gennaio 2018
Aggiornato 20 Gennaio 2023 15:39

La Legge di Bilancio 2018 contrasta le indebite compensazioni IVA nei modelli F24 sospendendo i pagamenti e applicando una verifica preventiva dei profili a rischio: la nuova procedura.

La Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017, comma 990) ha previsto, a decorrere dal 1° marzo 2018, la sospensione delle deleghe di pagamento F24 fino a 30 giorni in caso di irregolarità, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno delle indebite compensazioni.

Un giro di vite in cui l’Agenzia delle Entrate è protagonista poiché, sulla base del quadro normativo vigente, opera già controlli preventivi sui modelli F24 che presentano compensazioni di crediti IVA per importi superiori a 5.000 euro annui.

=> Compensazione crediti in F24: modifica al tetto

Indebite compensazioni

L’obiettivo è di prevenire le indebite compensazioni, effettuando una verifica preventiva di tutte le ipotesi che presentino profili di rischio così da agire immediatamente, in caso di irregolarità, senza la necessità di intraprendere successive azioni di recupero, che oltre ad avere un costo sono anche incerte nell’esito.

Profili di rischio

Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018, potranno presentare profili di rischio:

  • l’utilizzo del credito in compensazione da parte di un soggetto diverso dal titolare del credito stesso;
  • le compensazioni di crediti che, in base a quanto indicato nel modello F24, sono riferiti ad anni d’imposta molto anteriori rispetto all’anno in cui è stata effettuata l’operazione;
  • i crediti utilizzati in compensazione ai fini del pagamento di debiti iscritti a ruolo.

Controlli fiscali

Nell’arco temporale dei 30 giorni stabiliti dalla legge per la sospensione dei modelli F24 con compensazioni, se dall’esito dei controlli fiscali il credito non risulterà correttamente utilizzato la delega di pagamento non sarà eseguita e i versamenti e le compensazioni dunque non saranno considerati effettuati e il contribuente sarà chiamato a rimediare, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.