Leggere il bilancio d’esercizio: guida pratica

di Noemi Ricci

Pubblicato 18 Settembre 2017
Aggiornato 9 Marzo 2018 18:26

Guida alla lettura e alla comprensione del bilancio aziendale, proprio e altrui.

Leggere un bilancio aziendale può non essere semplice, ma imparare a farlo è fondamentale per ogni imprenditore perché consente di trarre importanti informazioni sullo stato di salute dell’azienda. Un’informazione utile, ad esempio, quando si sta pensando di acquisire una quota societaria o di rilevare un’intera attività già avviata. Saper leggere il proprio bilancio d’esercizio, obbligatorio ai sensi dell’articolo n. 2423 del Codice Civile, è invece un valido aiuto per avere una visione d’insieme della situazione così da fare scelte più consapevoli.

Il bilancio d’esercizio è composto da tre parti distinte ma strettamente correlate tra loro:

  • lo stato patrimoniale;
  • il conto economico;
  • la nota integrativa.

=> Bilancio d’esercizio: aspetti civilistici e contabili

Lo stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale può essere definito una fotografia della situazione aziendale alla chiusura dell’esercizio, qui sono visibili la situazione patrimoniale e finanziaria della società, ovvero l’attivo, il passivo e il patrimonio netto. Lo stato patrimoniale fornisce dunque un’indicazione sulla solidità dell’impresa e illustra la sua situazione finanziaria ad una determinata data.

All’atto pratico lo stato patrimoniale è suddiviso in due sezioni:

  • l’attivo, ovvero le attività, costituite da tutti i beni e le proprietà possedute dall’azienda (fabbricati, macchinari, attrezzature) utilizzate per l’esercizio dell’attività, dai crediti dell’azienda nei confronti di terzi (clienti, ecc.), dalle disponibilità liquide (cassa, saldi attivi dei conti correnti);
  • il passivo che indica appunto le passività e il capitale netto, ovvero rispettivamente i debiti dell’azienda verso terzi (fornitori, banche, ecc.) ed i diritti dei proprietari/soci sui beni dell’azienda, ovvero gli utili , le riserve e il capitale sociale.

=> Bilancio abbreviato: limiti e requisiti

Il conto economico

Il conto economico è invece utile per ricavare informazioni in merito alla situazione economica della società, poiché in esso sono indicati i costi sostenuti e le spese sostenuti per supportare le attività dell’azienda ed i ricavi conseguiti dall’azienda nel corso dell’esercizio (entrate), dalla differenza tra i due si ottiene l’utile o la perdita dell’esercizio. L’utile o la perdita d’esercizio, se non distribuito ai soci, entra a far parte del patrimonio dell’azienda nell’ambito del capitale netto.

La nota integrativa

La nota integrativa è un documento che fa parte integrante del bilancio d’esercizio, qui troviamo tutte le informazioni che consentono una migliore comprensione del bilancio d’esercizio e della situazione economica patrimoniale e finanziaria della società.

Qui vanno inserite le informazioni richieste espressamente dal codice civile (art. 2427 comma 1) o da altre disposizioni di legge, e quelle volte a spiegare e chiarire i valori contenuti nello stato patrimoniale e nel conto economico, dai criteri contabili adottati, ai dettagli e delle motivazioni relative all’iscrizione di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico, a ogni altra informazione utile.