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Dichiarazione redditi congiunta con responsabilità solidale

di Anna Fabi

Pubblicato 6 Giugno 2016
Aggiornato 24 Maggio 2023 12:38

La Cassazione ribadisce la responsabilità solidale in caso di dichiarazione dei redditi congiunta: avviso di accertamento e termini di prescrizione.

Con la sentenza n. 1463/2016 la Corte di Cassazione ha chiarito che in caso di dichiarazione dei redditi congiunta ad essere responsabili di quanto dichiarato sono entrambi i coniugi e con la denuncia a processo non c’è prescrizione neppure per il coniuge condebitore estraneo al giudizio, la pendenza della lite ne determina l’interruzione permanente.

Responsabilità solidale

I coniugi hanno la facoltà di scegliere la dichiarazione dei redditi congiunta, ai sensi dell’articolo 17 della legge 114/1977, ma si tratta di una libera scelta che implica l’accettazione della responsabilità solidale tra i due relativa ad eventuali debiti fiscali e quindi anche delle conseguenze sostanziali e processuali che possono derivare da una possibile notifica di cartella esattoriale dell’imposta sul reddito iscritta a ruolo a carico di una delle due parti.

Precisiamo inoltre che nel caso in cui si scelga la dichiarazione dei redditi congiunta, il Fisco considererà le due persone sposate per i 5 anni successivi dalla data di presentazione del modello 730, anche se nel frattempo i due dovessero separarsi o divorziare.

Accertamento fiscale

La sentenza della stessa Corte di Cassazione n. 27005/2007 ha precisato che l’insorgenza della responsabilità solidale del coniuge co-dichiarante non richiede che l’avviso di accertamento venga notificato ad entrambi, ma è sufficiente la notifica dell’atto ad uno solo dei due.

Questo significa che in caso di controlli fiscali entrambi sono tenuti a pagare, anche nel caso in cui la violazione del coniuge riguardi dei redditi occulti di cui l’altro sia completamente estraneo. In questo caso l’unica scappatoia per il coniuge inconsapevole è quella di difendersi in giudizio, impugnando entro i termini stabiliti dalla legge l’atto con cui per la prima volta viene a conoscenza della pretesa tributaria.

Con la più recente sentenza in tema di dichiarazione congiunta la Corte di Cassazione si pone sulla stessa linea interpretativa delle precedenti sentenze nn. 9209/2011, 3129/2014 e n. 5202/2003.

=> Compensazione crediti IRPEF nel 730 congiunto

Di contro, tra i vantaggi della dichiarazione congiunta c’è quello di poter utilizzare in compensazione l’eventuale credito vantato con Fisco dal proprio coniuge.