Incentivo assunzione giovani: istruzioni 2018

di Barbara Weisz

Pubblicato 7 Marzo 2018
Aggiornato 27 Marzo 2018 14:33

Sconto contributivo per le assunzioni di giovani: requisiti, datori di lavoro ammessi e utilizzo in compensazione nella circolare INPS.

Regole operative INPS per chiedere lo sgravio contributivo sulle assunzioni giovanili previsto dalla Legge di Stabilità 2018, applicabile a tutti i datori di lavoro del privato, anche non costituiti in forma di impresa (ad esempio, studi professionali). Il documento di prassi dettaglia requisiti, misura dell’incentivo e utilizzo in compensazione dell’incentivo occupazione giovani di cui ai commi 100-108 e 113-114, della legge 205/2017.

Bonus

L’incentivo assunzioni giovani è uno sconto contributivo del 50%, fino a un massimo di 3mila euro annui, per un massimo di tre anni. Nel solo 2018, l’età limite sono i 35 anni (non compiuti), mentre dal 2019 si scenderà a 30 anni (sempre non compiuti). Il giovane non deve aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato nel corso dell’intera vita lavorativa, nemmeno all’estero.

Contratti

L’incentivo si applica in caso di assunzione a tempo indeterminato, anche in somministrazione. E si può utilizzare anche se il contratto non è a tutele crescenti, ma prevede condizione di miglior favore rispetto a quelle previste dal dlgs 23/2015. In pratica, se un’impresa assume un giovane con un “vecchio” contratto a tempo indeterminato (quindi, con il reintegro in caso di licenziamento ingiustificato), può utilizzare l’incentivo.

Sono incentivate anche le assunzioni obbligatorie di lavoratori disabili.

Se il contratto è part-time, l’agevolazione si calcola proporzionalmente in base all’orario. E’ possibile incentivare anche diversi rapporti part-time, se l’assunzione avviene lo stesso giorno.

Nel caso in cui il contratto sia una trasformazione a tempo indeterminato di un periodo di apprendistato, il giovane deve avere al massimo 30 anni, e l’incentivo dura al massimo 12 mesi.

E’ infine previsto l’esonero contributivo al 100% (sempre fino a un tetto di 3mila euro su base annua) per le assunzioni di giovani che hanno svolto nei sei mesi precedenti periodi di alternanza scuola lavoro con lo stesso datore di lavoro.

Datori di lavoro

Il datore di lavoro non deve necessariamente essere costituito in forma d’impresa, e l’incentivo vale solo per il settore privato (non si applica, quindi, alle amministrazioni pubbliche).

Sono però ammessi: enti pubblici economici, istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici, enti che – per effetto dei processi di privatizzazione – si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche, aziende speciali costituite anche in consorzio, ai sensi degli articoli 31 e 114 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, consorzi di bonifica, consorzi industriali, enti morali, enti ecclesiastici.

Procedure

La circolare INPS contiene il dettaglio delle procedure che il datore di lavoro deve utilizzare nella compilazione del flusso Uniemens o delle altre dichiarazioni contributive. I datori di lavoro che hanno già effettuato le assunzioni agevolate nei primi due mesi dell’anno, per il recupero possono utilizzare i flussi Uniemens di marzo, aprile e maggio.

Esclusioni

Non è incentivato il contratto intermittente, o a chiamata, anche se a tempo indeterminato.

Sono esclusi i contratti dei dirigenti: l’incentivo riguarda l’assunzione di operai, impiegati, quadri. L’incentivo non si applica se l’assunzione viola i diritti di precedenza, costituisce attuazione di un obbligo preesistente e se ci sono in corso ristrutturazioni aziendali che coinvolgono personale nelle stesse mansioni.

Sono escluse tutte le altre pubbliche amministrazioni (scuole, università, camere di commercio, aziende del servizio sanitario nazionale, ospedali e strutture sanitarie).