Aspetto contabile del reverse charge

di Nicola Santangelo

18 Gennaio 2011 10:20

Il principio di carattere generale considera debitore nei confronti dell'Erario ai fini Iva il soggetto che effettua la cessione di beni o la prestazione dei servizi. Tuttavia, con la decisione di esecuzione del Consiglio n. 2010/710/UE del 22 novembre 2010, è stata sollevata un’eccezione al momento della cessione di telefoni cellulari nonché microprocessori e unità  centrali di elaborazione prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale. Per la cessione di questi beni, infatti, non vige il principio generale ma piuttosto vengono designati soggetti passivi ai fini Iva i destinatari dei beni.

Si chiama reverse charge ossia inversione contabile e rappresenta l'ennesimo tentativo del Fisco per contrastare l'evasione fiscale. In pratica, il destinatario dei beni è stato obbligato all'assolvimento dell'imposta in luogo del cedente. Designando il destinatario come debitore ai fini Iva si eliminerebbe la possibilità  di evasione dell'Iva dopo la vendita dei prodotti poiché il meccanismo del reverse charge comporterebbe un minor rischio di spostamento della frode sul commercio al dettaglio.
Pertanto i cedenti dei beni indicati dalla decisione del Consiglio devono emettere fattura senza addebito d’imposta. La registrazione contabile in prima nota andrà  così effettuata:

Dare Avere
Crediti v/clienti 1.000,00
Merci c/vendita 1.000,00

Il committente dovrà  integrare la fattura con l'indicazione dell'aliquota e della relativa imposta e annotarla nel registro delle fatture emesse entro il mese successivo e comunque entro 15 giorni dal ricevimento. In questo modo si rende debitore Iva il cessionario.

L’obbligo del meccanismo dell’inversione contabile trova applicazione per le sole cessioni di beni effettuate nella fase distributiva che precede il commercio al dettaglio. C’è, inoltre, da tenere conto che non trova applicazione per le cessioni di beni effettuate da soggetti che operano nel regime dei cosiddetti contribuenti minimi poiché esonerati dal versamento dell'imposta.

Dare Avere
Merci c/acquisti 1.000,00
Iva c/acquisti 200,00
Debiti v/fornitori nazionali 1.000,00
Iva c/vendite 200,00