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Fotovoltaico in Italia: è impasse

di Noemi Ricci

22 Marzo 2010 17:00

Ancora nessuna novità su nuovi incentivi al Fotovoltaico in Italia. Nonostante i buoni risultati raggiunti finora, questo business rischia di soffocare a causa dello stallo politico. Molti imprenditori minacciano di abbandonare il mercato

L’Italia credere fortemente nelle potenzialità del Fotovoltaico: anche nel periodo peggiore della crisi le imprese hanno continuato a investire nel Green business e, grazie agli incentivi del Conto Energia, nel 2009 l’industria di riferimento ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro di fatturato, dando lavoro a 23mila addetti. Ora però, il meccanismo virtuoso sembra essersi inceppato.

Complice la paralisi politica pre-voto, tutto è fermo: niente Conto energia 2011 e niente nuovi eco-prestiti bancari.

Sempre più evidente che i tempi della nuova tranche di incentivi si allungheranno di molto, la Conferenza unificata Stato-Regioni è stata rinviata già due volte nelle ultime settimane.

Come noto, poi, vista la bozza si preannuncia un Conto Energia più povero dei precedenti, a fronte dei previsti tagli agli incentivi – che si chiedeva non fossero superiori al 4% – e che saranno modulati in base a determinati scaglioni di potenza e temporali.

Le ricadute negative per gli imprenditori che intendevano investire nel settore si sommano a quelle per migliaia di posti di lavoro, tra addetti già impiegati e nuove risorse che rischiano di non essere mai assunte.

Le Associazioni del Fotovoltaico come Aper, Assosolare e Gifi-Anie stanno cercando di far sentire la propria voce, anche per combattere contro le difficoltà burocratiche per l’ottenimento delle autorizzazioni e dell’immissione in rete dell’energia prodotta, che stanno stroncando sul nascere un settore dal grande potenziale come la Green Industry italiana.

Addirittura c’è chi minaccia di andare via dall’Italia per dar vita alle centrali fotovoltaiche all’estero o riallocare gli investimenti su altri settori e paesi.

Un vero peccato, visto che per una volta l’Italia era entrata nella top 5 mondiale dell’investimento solare, battendo addirittura USA e Cina. In Europa l’Italia aveva conquistato il secondo posto dietro la Germania per quantità di energia solare prodotta. Ora però la bella favola italiana rischia di venire rovinata da un epilogo poco felice. Speriamo che il meccanismo virtuoso si riattivi, magari dopo le Regionali.