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Legge di Stabilità 2015: ecco il testo finale

di Noemi Ricci

Pubblicato 27 Ottobre 2014
Aggiornato 3 Novembre 2014 09:53

Diffuso ufficialmente il testo della Legge di Stabilità 2015: le novità e le misure confermate.

Ufficiale il testo finale della Legge di Stabilità 2015, tra le novità un disavanzo di 7 miliardi di euro invece degli 11 annunciati da Palazzo Chigi, assunzioni agevolate solo nel 2015, una nuova tassazione sul TFR, Spending Review sui Ministeri da 1,7 miliardi (invece di 5). Misure che andranno a coprire 25,8 miliardi dei 36,2 della Legge di Stabilità, gli altri 10,4 miliardi di coperture arriveranno dal deficit.

=> Scarica il testo della Legge di Stabilità 2015

Busta paga

Confermata la stabilizzazione degli 80 euro in busta paga nonché la possibilità, in via sperimentale, dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018 di chiedere l’anticipo in busta paga del TFR maturato.

=> Bonus busta paga 80 euro: novità e informazioni

Bonus bebè

L’articolo 13 della Legge di Stabilità introduce tra le misure per la famiglia un Bonus Bebè: un assegno di importo annuo di 960 euro erogato mensilmente per ogni figlio nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017. L’assegno verrà corrisposto fino al compimento del terzo anno di vita. L’obiettivo è di incentivare la natalità e contribuire alle relative spese per il sostegno.

=> Bonus bebè per nascite e adozioni

Assunzioni agevolate

Le assunzioni agevolate introdotte con l’articolo 12 della Legge di Stabilità 2015, che vanno a sostituire quelle attualmente in vigore, saranno attive per il solo 2015. Tale agevolazione, come anticipato, andrà a sostituire i benefici contributivi di cui all’articolo 8, comma 9, della legge 29 dicembre 1990, n. 407. La copertura finanziaria richiesta per la misura è di 3,5 miliardi di euro: 1 miliardo per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 e 500 milioni per il 2018, a valer e sulla corrispondente riprogrammazione delle risorse del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, già destinate agli interventi del Piano di Azione Coesione, ai sensi dell’articolo 23, comma 4, della legge 12 novembre 2011, n. 183, che , dal sistema di monitoraggio del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, risultano non ancora impegnate alla data del 30 settembre 2014.

=> Addio incentivi per assumere apprendisti e disoccupati

TFR in busta paga

Confermata la possibilità per i dipendenti del settore privato di anticipare il Trattamento di Fine Rapporto maturato in busta paga. Con la tassazione del TFR anticipato in busta paga lo Stato si aspetta maggiori entrate per 2,5 miliardi di euro. Secondo le previsioni del Governo, tuttavia, saranno principalmente i lavoratori delle grandi imprese, per i quali opera il fondo INPS, a richiedere l’anticipo del TFR in busta paga piuttosto che quelli delle imprese con meno di 50 dipendenti. Considerando invece anche i lavoratori delle imprese di piccole e medie dimensioni il TFR in busta paga potrebbe generare entrate per lo Stato ben più ingenti.

=> TFR in busta paga: problemi per le agevolazioni ISEE

Eco Bonus e ristrutturazione

Prorogati a tutto il 2015 il Bonus ristrutturazione e gli Eco Bonus con percentuali di detrazione fiscale pari rispettivamente al 50% e al 65%.

Approfondisci => Ecobonus 65% e Ristrutturazioni 50%: proroga al 2015

Spending Review

I tagli alla spesa pubblica per 1,7 miliardi di euro vedranno coinvolti in primo luogo i Comuni (1,2 miliardi) e le Province (1 miliardo). D’altro canto per i Comuni ci sarà anche lo sblocco di 3,3 miliardi dal Patto di stabilità interno, compensati dai 2,3 miliardi di spese non più effettuabili sulla base di crediti difficilmente esigibili.