Pagamenti alle imprese: ecco i Comuni più virtuosi

di Teresa Barone

23 Luglio 2014 08:30

Pagamenti alle imprese da parte dei Comuni: bene al Nord-Est, male al Centro e al Sud con qualche eccezione.

Quali sono i Comuni italiani più veloci nel saldare i debiti con le imprese? Ebbene, sono stati resi noti i dettagli della classifica delle amministrazioni della penisola più virtuose, graduatoria che vede in cima capoluoghi localizzati nel Nord-Est, ma non solo: stando ai dati diffusi Openpolis, basati sulle informazioni raccolte da Openbilanci, in cima alla lista troviamo i Comuni di Treviso (87,99%), Venezia  (86,47%) e Bolzano (85,95%), seguite da Matera, Reggio Emilia e Bologna. La graduatoria (su dati 2012) indica in termini percentuali la capacità di utilizzare le proprie risorse e lasciare meno residui passivi.

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Comuni virtuosi

Le prime tre posizioni della classifica sono dunque occupate da amministrazioni comunali situate al Nord-Est (Comuni di Treviso, Venezia, Bolzano), mentre tra gli ultimi posti compaiono amministrazioni del Centro-Sud: Frosinone (45,57%), Napoli (45,37%) e Reggio Calabria (38,76%). Roma si colloca solo al 93° posto (64,49%) mentre Milano nella prima metà della classifica, al 30° posto (75,53%). Gli indicatori utilizzati per stilare la classifica? Eccoli:

  • Autonomia finanziaria
  • Capacità di previsione della spesa
  • Capacità di riscossione
  • Equilibrio di parte corrente
  • Investimenti
  • Spesa per il personale
  • Velocità della spesa
  • Rigidità della spesa
  • Avanzo/Disavanzo

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Gli esiti della classifica mettono pertanto in evidenza quali sono i Comuni che lasceranno meno debiti alle amministrazioni che si susseguiranno in futuro:

Grazie  agli  indicatori di openbilanci si può calcolare  la velocità delle spese correnti dei Comuni Italiani. In pratica si  cerca  di  capire  in  che  misura  un Comune riesce a pagare servizi e acquisti,  le  cosiddette spese correnti, per i quali si è impegnato nel corso  dell’anno. Maggiore è la percentuale, più il Comune ha utilizzato le sue  risorse  nel  corso dell’anno e, quindi, minori saranno i debiti negli anni successivi (i residui passivi)».

Per approfondimenti: gli indicatori utilizzati per stilare la classifica.