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Piano Casa al via: Bonus Mobili, cedolare secca e altre novità

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 21 Maggio 2014
Aggiornato 28 Maggio 2014 10:04

Il Piano Casa è ormai legge: tutte le novità dal Bonus Mobili senza soglia alla cedolare secca, agli appalti e gli alloggi sociali.

Ha ottenuto il via libera definitivo alla Camera il Piano Casa, ormai convertito in Legge con 272 voti favorevoli e 92 contrari. Tra le principali novità della Legge l’eliminazione del vincolo introdotto dalla Legge di Stabilità 2014 sul Bonus Mobili che imponeva di che le spese sostenute per l’acquisto di arredamenti e grandi elettrodomestici non fossero superiori a quelle relative alla ristrutturazione edilizia. Novità anche sul della cedolare secca, la cui aliquota resta confermata al 10% (invece del 15%) per i contratti a canone concordato per il periodo che va dal 2014 al 2017.

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Bonus Mobili

Per l’acquisto di mobili dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 è possibile fruire delle detrazioni IRPEF pari al 50% in 10 anni anche se le spese sostenute superano quelle per i connessi lavori di ristrutturazione (articolo 7, commi 2-bis e 2-ter). Resta tuttavia fermo il tetto dei 10 mila euro, soglia oltre la quale non è possibile richiedere  la detrazione di imposta.

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Cedolare secca

Per il quadriennio 2014-2017 viene disposta l’aliquota ridotta al 10% (in luogo del 15%) per la cedolare secca per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori Comuni italiani e in quelli confinanti o  negli altri capoluoghi di provincia o nei Comuni ad alta tensione abitativa. Il regime della cedolare secca si applicherà anche alle abitazioni locate a cooperative edilizie per la locazione o a enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti universitari e date a disposizione dei Comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione. La cedolare secca si può inoltre applicare ai contratti di locazione stipulati nei Comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi. Per lo scopo sono stati stanziati 1,53 milioni di euro per il 2014 e di 1,69 milioni di euro a decorrere dal 2015 (articolo 9).

IMU

Dal 2015 vengono assoggettati all’IMU anche gli immobili posseduti da cittadini residenti all’estero, ovvero italiani da pensionati non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (Aire), a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, purché non locata o data in comodato d’uso. Sugli stessi immobili si applicano la TARI e la TASI nella misura agevolata di un terzo.

Appalti e qualificazioni

Per quanto riguarda il Decreto Qualificazioni che riguarda la richiesta di qualificazione da parte delle imprese che vogliano subappaltare delle opere relative ad appalti pubblici, , la nuova Legge va a colmare il vuoto normativo conseguente all’annullamento di alcune norme del Dpr 207/2010 (regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture) da parte del Dpr 30 ottobre 2013. Viene quindi disposta la riduzione del numero delle categorie cosiddette “superspecialistiche” e delle categorie a qualificazione obbligatoria individuando le categorie di lavorazioni che richiedono l’esecuzione da parte di operatori economici in possesso di specifica qualificazione.

=> Appalti: l’appello a Lupi sul pasticcio qualificazioni

Alloggi sociali

Nel decreto casa arrivano anche agevolazioni fiscali per il triennio 2014-2016 in favore dei soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti a propria abitazione principale (articolo 7, commi 1 e 2). Si tratta più in particolare di una detrazione pari a:

  • 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro;
  • 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Sempre con riferimento agli alloggi sociali, per i contratti di locazione stipulati a partire quindi dal 29 marzo 2014, è possibile inserire la clausola di riscatto dell’unità immobiliare e le relative condizioni economiche, nelle convenzioni che disciplinano le modalità di locazione degli alloggi sociali, alle condizioni previste nella norma. Quanto pagato al locatore può essere addotto dal conduttore in parte in conto del prezzo di acquisto futuro dell’alloggio e in parte in conto affitto. In questo caso, nel calcolo delle imposte sui redditi e dell’IRAP. Il riscatto può avvenire non prima di sette anni dall’inizio della locazione e solo da parte dei conduttori privi di altra abitazione di proprietà adeguata alle esigenze del nucleo familiare. Vige inoltre il divieto di rivendere l’immobile prima dello scadere dei 5 anni.

Fondo affitti

L’articolo 2, comma 1-bis del decreto prevede che le somme assegnate al Fondo affitti siano utilizzate

“per la concessione, ai conduttori aventi i requisiti minimi di contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione dovuti ai proprietari degli immobili, di proprietà sia pubblica sia privata, nonché, qualora le disponibilità del Fondo lo consentano, per sostenere le iniziative intraprese dai Comuni anche attraverso la costituzione di agenzie o istituti per la locazione o attraverso attività di promozione in convenzione con cooperative edilizie per la locazione, tese a favorire la mobilità nel settore della locazione attraverso il reperimento di alloggi da concedere in locazione per periodi determinati”.

Per il finanziamento del Fondo affitti e morosi incolpevoli sono stati stanziati 325,92 milioni di euro in più rispetto agli stanziamenti di bilancio per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli (articolo 1). La disciplina del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione è stata inoltre modificata prevedendo il finanziamento, con le risorse del Fondo, di iniziative non solo comunali ma anche delle Regioni, la costituzione di fondi di garanzia e la possibilità di stipulare delle convenzioni con le quali attuare le iniziative regionali/comunali, anche con imprese di costruzione e altri soggetti imprenditoriali, e non solo con le cooperative edilizie per la locazione. Viene inoltre chiarito che gli alloggi da concedere in locazione devono essere affittati a canoni concordati a meno che non si rinegozino le locazioni stipulando nuovi contratti  a canone inferiore.

Imposizione sui redditi dell’investitore

Non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, nella misura del 40% i redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recupero su un fabbricato preesistente di un alloggio sociale. Questo per un periodo massimo di 10 anni o fino all’eventuale all’eventuale riscatto dell’immobile da parte del conduttore.

Semplificazioni in materia edilizia

Tra le semplificazioni introdotte in tema di edilizia,con una modifica al Testo unico edilizia (Dpr 380/2001), vengono esclusi dagli interventi di nuova costruzione i manufatti leggeri, anche prefabbricati e strutture di qualsiasi genere (quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni) che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee purché siano installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all’interno di strutture ricettive all’aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la sosta ed il soggiorno di turisti (articolo 10-ter).

Verifica dei progetti

Il decreto casa ha prorogato per altri 2 anni la norma transitoria che consente di comprovare i requisiti di partecipazione alle gare richiesti alle società che operano nell’attività di verifica dei progetti anche con attività di progettazione, direzione dei lavori o collaudo (articolo 12, comma 11).

IMU