Agenda Digitale e Crescita 2.0 al via ma senza Agenzia

di Francesca Vinciarelli

14 Dicembre 2012 09:17

Fatta l'Agenda Digitale, con il decreto Sviluppo bis diventato legge, bisogna fare l'Agenzia per l'Italia Digitale: i dubbi sulla possibilità che il governo Monti riesca a rispettare i tempi.

Il decreto Sviluppo bis (decreto 83/2012) è stato approvato in via definitiva alla Camera e con esso anche l’Agenda digitale diventa legge. «Ce l’ha fatta il Governo, ce l’ha fatta il Parlamento: un decreto sicuramente complesso e molto importante», ha commentato Corrado Passera.

Un tassello di un ampio lavoro, che riguarda l’Agenda Digitale, le nuove imprese innovative, le infrastrutture, la concorrenza.

=> Leggi l’approvazione definitiva del decreto Sviluppo bis

Diverso destino invece per l’Agenzia per l’Italia digitale per il monitoraggio dell’Agenda Digitale, la quale sarebbe dovuta essere nominata dal Governo che però è in procinto di terminare il proprio mandato (il premier Mario Monti lascerà l’incarico subito dopo l’approvazione del Dl Stabilità). Questa pertanto, con tutta probabilità, verrà demandata al prossimo Governo.

=> Consulta le norme dell’Agenda Digitale

L’iter stabilito dall’articolo 21 comma 4 del decreto prevede che dalla nomina del Direttore Generale (ora Agostino Ragosa è Dg in attesa dell’ok della Corte dei Conti) entro 45 giorni venga approvato lo Statuto dell’Agenzia “con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, o del Ministro delegato, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze”.

=> Leggi le misure per l’Italia Digitale nel decreto del Governo

L’Agenzia così costituita dovrebbe vigilare sulla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana.

A questo punto resta da capire se l’Agenzia per l’Italia digitale si farà o verrà rimandata, o ci si affiderà a DigitPA e Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione.