Tratto dallo speciale:

Manovra Finanziaria Monti: misure anti-crisi il 5 dicembre

di Noemi Ricci

Pubblicato 28 Novembre 2011
Aggiornato 11 Dicembre 2011 12:53

La Manovra Finanziaria Monti dovrebbe arrivare il 5 dicembre in Consiglio dei Ministri. Al via le prime misure delle riforme fiscale, previdenziale e del lavoro. Per gli italiani sono in arrivo nuove tasse.

Lavora alla Manovra Finanziaria il nuovo Governo e «fare presto» è l’obiettivo di Mario Monti . Il premiér, dopo aver ottenuto pieno appoggio e fiducia da parte di Sarkozy e Merkel fissa al 5 dicembre l’appuntamento in Consiglio dei ministri con il primo pacchetto di provvedimenti anti-crisi, contenente le auspicate riforme strutturali.

Una Manovra Finanziaria, rivela lo stesso Mario Monti, incentrata su «crescita, stabilità ed equità» per un valore complessivo di circa 13 miliardi di euro.

Gli altri obiettivi primari del Governo Monti sono di rispettare i vincoli dell’UE ed gli impegni presi a livello comunitario, ma anche di ridare all’Italia credibilità sui mercati internazionali e ritrovare la fiducia degli investitori.

C0sì con tutta probabilità già nella prima tornata di misure saranno presenti temi importanti legati alla riforma fiscale, alla riforma del lavoro e alla riforma delle pensioni. Si tratterà di primi interventi di piccola entità, ma che saranno emblematici per definire la strategia del governo.

Per quanto riguarda la riforma fiscale, per arrivare ad un consolidamento di bilancio, i temi restano: ritorno dell’ICI; aumento dell’IVA; rivalutazione delle rendite catastali; patrimoniale; lotta all’evasione fiscale.

Si prevedono quindi nuove importanti tasse a carico degli italiani, imprenditori compresi, nonostante ad oggi l’Italia risulti già tra i Paesi maggiormente vessati dalla pressione fiscale. Tra Ici sulla prima casa, Imu (che comprende Ici e Irpef sulle seconde case), Res più la rivalutazione catastale del 15%, il servizio politiche territoriali della Uil stima un aumento delle tasse di 340,15 euro in media ogni anno. Mentre per lo Stato l’introito sarebbe pari  a 9,7 miliardi di euro.

Entrando però nello specifico delle diverse realtà presenti in Italia, l’impatto delle nuove imposte, al netto della rimodulazione delle rendite catastali, nella zona di Milano sarà di 805,40 euro in media; a Roma di 852,74; a Bologna 767,30 euro; Firenze 612,86; Rimini 500 euro; Padova 596; Pisa i554,86; Siena 520,47.

Considerando la rivalutazione delle rendite catastali del 15% si pagheranno a Roma 936,96 euro in media; a Milano 884,93; a Bologna 843,04; a Firenze di 673,34; a Rimini 659,10; a Padova 655,09; a Pisa 609,62; a Siena 571,82.