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Tariffe farmaci al raddoppio

di Barbara Weisz

14 Dicembre 2017 12:12

Aumento tariffe medicinali: maggiorazione notturna sui prezzi dei farmaci e rincaro per le preparazioni galeniche, adeguamento importante perchè tardivo ma i consumatori protestano.

Associazioni dei consumatori sul piede di guerra in seguito all’aggiornamento della tariffa nazionale sui medicinali, in conseguenza del quale l’acquisto di farmaci nelle ore notturne prevede ora un sovrapprezzo maggiorato, così come per le preparazione galeniche: la novità è contenuta nel decreto del 22 settembre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 ottobre ed in vigore dal 9 novembre.

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Aumento tariffe

Mentre si profila un ricorso al TAR Lazio, guardiamo nel dettaglio tutte le novità.

E’ raddoppiato a 7,5 euro il supplemento applicato ai prezzi dei farmaci acquistati di notte (prima pari a 3,87 euro); la maggiorazione sale a 10 euro nelle farmacie rurali sussidiate nei comuni sotto i 3mila abitanti (dai precedenti 4,91 euro), dove si applica anche un aumento di 4 euro sui farmaci venduti durante le ore di chiusura diurna.

Aumentano infine del 40% i prezzi dei preparati galenici, preparati estemporaneamente ed eseguiti integralmente in farmacia. Per alcune specifiche preparazioni galeniche, contenenti sostanze pericolose, è previsto un ulteriore supplemento di 2,5 euro. Il decreto dettaglia le voci di cui si compone il prezzo di questi farmaci e le relative tabelle.

Come ha ricordato Federfarma, l’ultimo aggiornamento dei prezzi dei farmaci era del 1993. Il presidente Marco Cossolo ha spiegato che:

«se la remunerazione fosse stata aggiornata ogni due anni, come previsto dalla norma, l’aumento sarebbe stato lento e progressivo nel tempo e non avrebbe fatto clamore».
«Nei casi di vera necessità, vale a dire quando il farmaco è prescritto in regime di SSN dalla guardia medica oppure dal medico su ricetta SSN con l’indicazione del carattere di urgenza, l’importo del diritto addizionale è a carico del servizio sanitario nazionale e quindi non grava sul cittadino».

 Ministero della Salute, 22 settembre 2017