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Un accordo per l’internazionalizzazione delle Fiere italiane

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Luglio 2017
Aggiornato 10 Luglio 2019 19:59

Accordo AEFI con SACE e SIMEST (CDP) per l'internazionalizzazione delle Fiere Italiane e l'export di eccellenze made in Italy, grazie a soluzioni finanziarie e assicurative agevolate.

Il settore fieristico italiano si allea con il polo unico dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, al servizio delle PMI e del sistema delle imprese per le attività di sviluppo all’estero: con l’obiettivo di promuovere aree di comune intervento è stato infatti siglato un accordo fra SACE e SIMEST (gruppo CDP) con AEFI (associazione esposizione e fiere italiane).

=> Export 2017: una politica estera per le PMI

L’intesa ha durata biennale e prevede una serie di iniziative dedicate agli associati AEFI (si partirà con workshop e webinar), l’avvio di un tavolo di confronto per definire nuove azioni di supporto all’internazionalità delle fiere italiane, la realizzazione di sinergie per sostenere il settore fieristico e affiancare le eccellenze italiane che vi partecipano.

«L’obiettivo è quello di consolidare e di rafforzare ulteriormente i successi delle imprese italiane sui mercati internazionali, fattori determinanti per la ripresa che inizia a farsi via via più consistente».

Così spiega Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale. Lo strumento è:

«la collaborazione strategica tra la dimensione finanziaria e quella fieristica del nostro export».

Sottolineando l’opportunità che le soluzioni finanziarie e assicurative di SACE e SIMEST possono rappresentare per lo sviluppo sui mercati internazionali, Ettore Riello, presidente AEFI, aggiunge:

«L’intesa si inserisce nelle attività dell’associazione volte a favorire lo sviluppo di una politica industriale del Paese in cui le fiere siano il veicolo di promozione all’estero per le aziende e le eccellenze made in Italy».

L’attività fieristica, spiega Beniamino Quintieri, Presidente di SACE,

«nonostante l’era digitale che stiamo vivendo, rimane un asset strategico imprescindibile, tanto per le grandi aziende che per le PMI».

«Le fiere danno origine al 50% dell’export italiano e sono il principale veicolo di diffusione dell’immagine del nostro Paese e del Made in Italy nel mondo».

Lo rende noto Pietro Piccinetti, Coordinatore della Commissione Internazionalizzazione AEFI, secondo il quale per continuare a svolgere sempre meglio questa funzione:

«è vitale che ricevano tutto il sostegno possibile dalle Istituzioni e dagli organi preposti».

Settore fieristico

Il 75,3% delle imprese vede nella fiera uno strumento fondamentale per il proprio sviluppo, utile al contatto diretto con il mercato e alla comunicazione della competenza aziendale in fase di ricerca attiva del potenziale acquirente. I numeri 2017:

  • Manifestazioni: 955 (200 internazionali; 266 nazionali; 400 regionali/locali; 89 organizzate all’estero);
  • Manifestazioni internazionali: 200, principalmente nei settori tessile (17%); sport, hobby, intrattenimento e arte (11%); gioielli, orologi e accessori (9%); food, bevande e ospitalità (9%); meccanica  (9%). Il 92% delle manifestazioni si svolgono nei quartieri fieristici associati AEFI;
  • Espositori: 200.000; (di manifestazioni internazionali 98.000, il 28% circa dall’estero);
  • Visitatori: 22.000.000 (di manifestazioni internazionali: 13.000.000, di cui il 10% dall’estero).