Boom imprese giovanili: le attività di tendenza

di Noemi Ricci

1 Febbraio 2017 10:00

La fotografia delle cancellazioni e registrazioni di imprese in Italia evidenzia un grande fermento tra i giovani: ecco i settori nei quali conviene l'avvio di nuova attività.

Le ultime rilevazioni Unioncamere e Infocamere sul numero di imprese in Italia risultanti dal Registro delle Imprese per il 2016, tra iscrizioni e cessazioni, ha registrato un boom di imprese giovanili, probabilmente la spinta arriva dalla grande difficoltà di trovare un’occupazione fissa. Tra le attività più gettonate tra gli under 35 quella emergente di tatuatore, parrucchiere, Bed and Brekfast, basse invece le aperture di nuove attività nel settore manifatturiero e edilizio, nonostante il saldo risulti comunque positivo.

Tra gli under 35 la crescita è stata del +10,2% (+64mila unità): a fine dicembre erano 6.073.763 le aziende registrate e di queste una ogni 10 risultava guidata da giovani.

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In generale le cessazioni sono risultate in calo e il saldo delle aziende italiane nel 2016 risulta essere in crescita: +41 mila unità pari al +0,7% sul 2015. Di queste il 60% opera nei settori del turismo, commercio e servizi alle imprese. A crescere sono soprattutto le attività del comparto della vacanza, con +8.829 bar e ristoranti sul 2015 (+2,35%) e +2.732 attività di alloggio (+5,3%) e +2.512 imprese di affittacamere, Bed and Breakfast, case e appartamenti per vacanza (+15,92%).

Nel comparto noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (soprattutto imprese di pulizia, giardinaggio e manutenzione delle aree verdi ) a fine 2016 si registravano 7.416 aziende in più. Tra i servizi alla persona, che hanno chiuso l’anno con +3.283 imprese, sono aumentati soprattutto i parrucchieri ed estetisti (+1.739) e le attività di tatuaggio e piercing (+23,25%).

In frenata le aperture nei settori più tradizionali:

  • in sofferenza le costruzioni che chiudono l’anno con -4.733 attività (-0,7% sul 2015), dato frutto delle 8.400 chiusure di micro-imprese edili e dell’apertura di 6.300 società di capitali;
  • il manifatturiero ha perso 3.338 imprese.

Movimprese_Anno2016

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