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Made in Italy: tutti i fondi del Piano di promozione straordinaria

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 5 Marzo 2015
Aggiornato 20 Marzo 2015 08:00

I dettagli del piano straordinario da 260 milioni di euro del MiSE per la promozione del Made in Italy.

Stanziati 260 milioni di euro per il Piano di promozione straordinario a favore del Made in Italy, ovvero dell’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto PMI, che operano sul mercato globale, dell’espansione delle quote italiane del commercio internazionale e delle iniziative di attrazione degli investimenti esteri in Italia. È quanto prevede il decreto di attuazione firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, e annunciato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

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L’obiettivo chiave del Piano è di valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo, agevolare il commercio internazionale delle imprese italiane e attrarre nuovi investimenti esteri in Italia. Per lo scopo verranno attuate le seguenti iniziative a supporto delle PMI:

  • potenziamento grandi eventi fieristici nazionali, per valorizzarne sia la funzione di vetrina del Made in Italy, sia l’efficacia nella finalizzazione di business;
  • piano di promozione in collaborazione con le principali catene distributive mondiali per sostenere l’ingresso dei prodotti italiani senza brand internazionale;
  • strategia d’attacco per i mercati prioritari con una campagna intensiva di sensibilizzazione e di advertising tramite i media tradizionali e quelli più innovativi (social network e blog)
  • segno distintivo unico dell’agroalimentare italiano e altri interventi in occasione di Expo 2015;
  • piano di valorizzazione delle produzioni di eccellenza con attività promozionali ad ampio raggio, soprattutto in favore delle produzioni agricole ed agroalimentari, anche a tutela dei marchi e delle certificazioni di qualità ed origine;
  • piano di comunicazione contro l’Italian Sounding in sinergia con i consorzi di tutela e le associazioni di produttori agroalimentari e vitivinicoli DOP ed IGP;
  • Roadshow per contribuire – in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le Camere di commercio – alla conoscenza degli strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione, anche predisponendo specifici percorsi formativi per stimolare le capacità d’internazionalizzazione delle PMI, con particolare attenzione a quelle che, potenzialmente idonee, non hanno ancora affrontato la competizione internazionale;
  • formazione e utilizzo di Temporary Export Manager per favorire l’acquisizione di competenze manageriali internazionali da parte delle PMI;
  • supporto all’ e-commerce per favorire l’accesso alle piattaforme digitali e promuovere e-commerce quale nuovo canale di penetrazione commerciale.

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Per quanto riguarda invece l’attrazione degli investimenti esteri ed assistenza agli investitori, sono previsti:

  1. Roadshow specificamente mirati alla presentazione delle opportunità Paese, all’assistenza tecnica all’operatore estero e al suo radicamento sul territorio;
  2. rafforzamento della struttura dedicata all’interno dell’ICE Agenzia con la creazione di: un sistema di Customer Relationship Management per gli investitori esteri; una piattaforma di condivisione delle informazioni sulle opportunità di investimento in Italia; un Database degli investitori internazionali; formazione del personale;
  3. costituzione dei “desk” investimenti e organizzazione del primo Roadshow globale “Invest in Italy” in raccordo con il MAECI, che tocchi le più importanti piazze finanziarie più importanti del mondo.

Negli anni 2015-2017 le attività saranno concentrate il alcuni Paesi focus:

  • USA e Canada;
  • Cina;
  • Paesi del Golfo;
  • Paesi dell’Africa sub sahariana: Congo, Etiopia, Mozambico, Angola;
  • Paesi dell’Asia centrale: Azerbaijan, Kazakistan;
  • Paesi dell’Alleanza del Pacifico: Messico, Colombia, Perù e Cile;
  • Cuba;
  • Vietnam, Malesia e Indonesia.

(Fonte: MiSE).