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Start-up innovative: i finanziamenti 2015

di Barbara Weisz

Pubblicato 11 Settembre 2015
Aggiornato 1 Dicembre 2015 09:08

In aumento le start-up innovative che ricevono i finanziamenti assistiti dal Fondo di Garanzia PMI: caratteristiche dei prestiti nel monitoraggio del MiSE.

Aumentano le start up innovative che chiedono i finanziamenti bancari assistiti dal Fondo di Garanzia per le PMI. Secondo i dati di fine agosto, sono 510 le imprese beneficiarie e 733 le operazioni, per un totale di prestiti pari a 216 milioni 901mila 239 euro: è quanto emerge dal terzo rapporto bimestrale 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico, che effettua un costante monitoraggio delle misure introdotte con il Decreto Crescita 2.0. In media, ogni start-up riceve 296mila euro.

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Rispetto a giugno, si registra 49 nuove start-up innovative (secondo i dati Registroimprese, in Italia sono 4.531) beneficiarie di un prestito e di 87 operazioni effettuate, il totale erogato è cresciuto di 19,05 milioni (di cui 14,94 di importo garantito). Il prestito medio è invece in leggera diminuzione (-10.366 euro), mentre resta invariate la durata media del finanziamento, a 56 mesi. In aumento anche il totale dei prestiti erogati a incubatori certificati, a quota 10,2 milioni, +3,2 rispetto a fine giugno.

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La regione in cui si concentra il maggio numero di start-up innovative finanziate resta la Lombardia a quota 186, seguita da Veneto (84) ed Emilia Romagna (83). La grande maggioranza dei prestiti (520) è erogato dai cinque grandi gruppi bancari seguiti da istituti minori, che in tutto hanno effettuato 146 operazioni, un numero di gran lunga maggiore rispetto a quelli di altre grandi banche o istituti di piccole dimensioni.

Ricordiamo che il beneficio è stato introdotto dall’articolo 30, comma 6 del Dl 179/2012 (Decreto Crescita bis), regolamentato dal decreto ministeriale dello Sviluppo Economico 26 aprile 2013 e, in estrema sintesi, prevede l’accesso gratuito all’intervento del Fondo di Garanzia PMI. Quest’ultimo copre l’80% del prestito, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, concesso sulla base di criteri semplificati.

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Il Decreto Crescita bis è quello che introduce lo status di start-up innovativa e di incubatore certificato. In estrema sintesi,

  • la start up innovativa è una società di capitali, non quotata, esistente da non più di 5 anni (limite elevato dall’Investment Compact rispetto ai 4 originari) e avere una serie di requisiti relativi al contenuto innovativo dell’attività svolta e alle qualifiche del personale;
  • l’incubatore certificato è una società di capitali che offre servizi di supporto alla nascita e sviluppo delle start-up innovative, sempre con precisi requisiti strutturali fissati dalla legge.