Pensioni: ecco gli esodati del commercio

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 16 Settembre 2013
Aggiornato 11 Ottobre 2013 09:13

Anche il commercio ha i suoi esodati, lavoratori autonomi senza pensione né attività commerciale: le richieste al Governo della FIPAC - Confesercenti.

Anche il settore del commercio ha i suoi lavoratori esodati, per i quali la FIPAC (Federazione Italiana Pensionati del Commercio promossa da Confesercenti) ha inviato una lettera al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiedendo al Governo più tutele. Sono in migliaia gli ex commercianti che si trovano ora senza attività commerciali né pensioni e la FIPAC lancia l’allarme povertà. Si tratta di lavoratori autonomi per i quali il Governo non ha previsto alcuna tutela e che avendo cessato la propria attività, spesso costretti dalla crisi economica, e avendo riconsegnato ogni autorizzazione o licenza alle autorità si trovano nella stessa situazione degli esodati: senza lavoro né pensione. =>Vai allo Speciale Esodati

Prima della Riforma Fornero

«A questa categoria fino all’introduzione delle Legge Fornero, spettava un indennizzo destinato alle aziende commerciali in crisi. Il meccanismo era semplice. L’indennizzo veniva erogato per un massimo di tre anni, fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia: 60 anni per le donne e 65 per i colleghi uomini.

Riforma Pensioni

Dal 2011, con la Legge 122/10 (Riforma Pensioni Fornero n.d.r.), che ha introdotto le “finestre di scorrimento” (nuove decorrenze), l’indennizzo è stato prorogato per 18 mesi dal compimento dell’età di 60 anni per le donne e di 65 per gli uomini, per sostenere coloro che altrimenti sarebbero rimasti senza pensione né indennizzo e offrire dunque un sostegno economico diverso da quello previdenziale. Dal 2012 la Legge Fornero ha inasprito i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, con il conseguente innalzamento dell’età pensionabile. Stando così le cose il rischio, che tocca principalmente le donne, è che l’accesso alla pensione, dovuto all’innalzamento dell’età, non sarà possibile prima del 2018-2019. Lasciando questa categoria di lavoratori senza alcun sostegno», ha spiega Massimo Vivoli presidente FIPAC.

Richieste FIPAC

Per questo si chiede alle Istituzioni «di intervenire anche per questa categoria di “esodati” con il sostegno di specifiche disposizioni: deroga ai nuovi requisiti o prolungamento dell’indennizzo. Il rischio imminente è che migliaia di lavoratrici e lavoratori si ritroveranno senza alcuna tutela economica, esodati appunto», conclude Vivoli. La copertura per gli esodati del commercio potrebbe arrivare con un Fondo già istituito presso la Gestione commercianti e finanziato proprio dagli operatori del settore con il versamento di un’aliquota aggiuntiva per un totale di circa 342 milioni di euro.