Cassa integrazione: +130% in Sardegna nel 2012

di Teresa Barone

26 Marzo 2013 09:07

Con un incremento delle ore di Cig pari al 130% le imprese artigiane sarde sono seconde solo a quelle abruzzesi: i dati di Confartigianato.

L´Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato ha reso noti i dati relativi alla grave situazione in cui versano le imprese della Sardegna, dove la cassa integrazione ha raggiunto percentuali preoccupanti.

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Secondo Confartigianato, infatti, il 2012 è stato caratterizzato da un incremento della richiesta di Cig pari al 130,8%, che tradotto in altri termini significa piena crisi e instabilità per le imprese artigiane locali.

«È un momento davvero critico per gli oltre 40mila imprenditori artigiani e le aziende sono in ginocchio a causa di una crisi senza precedenti, di una assenza di liquidità cronica e dei ritardati pagamenti».

Questo il commento di Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, il quale sottolinea anche come la situazione sia molto drammatica in tutte le Province.

L’artigianato è senza dubbio il settore più colpito dalla crescita della cassa integrazione, seguito dal commercio, dall’edilizia e dall’industria: solo in Abruzzo, con un incremento pari al 133,5%, le imprese artigiane sembrano vivere in una condizione peggiore delle PMI sarde.

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Dando uno sguardo alle cifre a livello provinciale, a Cagliari le ore di Cig nel 2012 hanno subito una crescita del 26,3% rispetto al 2011, a Sassari si è invece verificato un +56,5%, a Nuoro +24,9%.

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