Esodati e ricongiunzioni: ecco l’emendamento Cazzola

di Noemi Ricci

Pubblicato 31 Ottobre 2012
Aggiornato 2 Novembre 2012 09:12

Esodati: mentre Fornero dichiara le vecchie regole l'unica strada percorribile, in Parlamento si discute l'emendamento Cazzola alla Legge di Stabilità - più sostenibile di quello Damiano - per mandare i lavoratori in pensione di vecchiaia con calcolo contributivo fino al 2015.

Esodati e ricongiunzioni onerose in discussione in Parlamento grazie all’emendamento al Ddl di Stabilità presentato da Giuliano Cazzola, deputato del Pdl e vice presidente della Commissione Lavoro.
Obiettivo, estendere ai lavoratori la stessa agevolazione concessa alle lavoratrici in via sperimentale fino a tutto il 2015:  optare per la pensione di vecchiaia con calcolo contributivo:

=>Calcola la pensione con sistema retributivo, contributivo o misto

Emendamento Cazzola

Cazzola ha dunque proposto «in Commissione, un emendamento per applicare, in via sperimentale, l’estensione anche ai lavoratori, della possibilità riconosciuta, fino a tutto il 2015, alle lavoratrici di avvalersi del trattamento di anzianità sottoponendosi interamente al calcolo contributivo»:

=>Leggi la norma che concede la pensione di anzianità fino al 2015 per le donne

Diversamente dalla proposta Damiano – che prevede di rivedere buona parte della riforma delle pensioni Fornero – quella Cazzola risulterebbe finanziariamente sostenibile e quindi integrabile al testo della Legge di Stabilità 2013.

=> Consulta gli emendamenti alla Legge di Stabilità 2013

Emendamenti Esodati

Secondo Cazzola, la proposta Damiano inizialmente conteneva solo due correzioni alla riforma Fornero per concedere delle deroghe di salvaguardia per situazioni gravi come quella degli esodati. Poi il progetto si sarebbe ampliato fino a raggiungere livelli finanziariamente insostenibili.

=>Confronta l’emendamento Cazzola con quello Damiano pro esodati

Sarebbe questo il motivo per il quale Cazzola ha ritirato la propria firma dal testo della proposta Damiano: «ritenevo più utile una norma di carattere strutturale al posto di una casistica infinita di deroghe».

Fornero: vecchie regole per esodati

Intanto anche il ministro del Welfare Elsa Fornero è tornata a parlare di esodati – dopo la bocciatura della “tassa sui ricchi”, ossia il prelievo del 3% sui redditi over 150mila euro  – e ancora una volta ha ribadito che il Governo, quando ha varato la riforma delle pensioni, non era a conoscenza del loro effettivo numero: «quando abbiamo domandato, per mettere la clausola di salvaguardia, la risposta è stata cinquantamila». Solo successivamente sono usciti fuori tutti gli accordi siglati oltre a quelli collettivi.

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«Per i lavoratori così detti esodati l’uscita dal lavoro con le vecchie regole per il pensionamento non è l’unica strada possibile. Per chi è ancora a lavoro si può pensare a qualcosa di diverso, magari una sorta di solidarietà espansiva».