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Pensioni INPDAP a rischio tagli: al via le verifiche INPS

di Noemi Ricci

Pubblicato 13 Settembre 2012
Aggiornato 8 Novembre 2013 10:21

Pensioni ex-INPDAP: al via le verifiche INPS sui redditi dei pensionati, in caso di trattamento pensionistico eccedente il dovuto, l'Istituto effettuerà le trattenute direttamente sugli assegni: i dettagli.

A partire da Novembre 2012 si concretizza il rischio di ricevere l’assegno della pensione INPDAP  ben più leggero del solito per molti ex-lavoratori: l’INPS ha infatti avviato le procedure di verifica sui redditi dei pensionati afferenti alla gestione ex-INPDAP e titolari di prestazioni pensionistiche nell’anno 2011.

Qualora dovesse riscontrare delle eccedenze, l’Istituto procederà a recuperare quanto versato in eccesso apportando un taglio all’ammontare dell’assegno mensile.

Mentre prima i controlli avvenivano sulla base delle dichiarazioni dei diretti interessati, ora la musica cambia: lo ha confermato l’INPS con il messaggio n. 14635.

In sostanza, per i titolari di pensioni il cui reddito influenza il calcolo dell’assegno previdenziale (ad esempio le pensioni ai superstiti), in caso di importi non spettanti, l’Istituto provvederà a recuperarli con un massimo di 60 rate, che si tradurranno in una trattenuta sul trattamento pensionistico di importo pari a 1/5 delle stesse pensioni pubbliche.

Se al termine delle 60 rate il debito non dovesse risultare estinto, i pensionati saranno invitati dall’INPS a recarsi presso le proprie sedi per concordare le modalità di restituzione delle somme dovute.

Ai pensionati titolari di assegno INPDAP che dovessero risultare debitori, l’Istituto invierà una lettera informativa per comunicare l’importo del debito e le relative modalità di recupero.

I titolari di pensione INPDAP che dovessero ricevere la lettera ma dovessero riscontrare inesattezze o imprecisioni negli importi dei redditi considerati potranno presentare ricorso e segnalarlo alla sede INPS competente allegando la certificazione reddituale relativa all’anno considerato, entro 30 giorni dalla ricezione della lettera, come si legge nella stessa lettera.