Tratto dallo speciale:

Colloquio di lavoro, le aziende decidono in 5 minuti

di Anna Fabi

Pubblicato 21 Dicembre 2011
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:00

Secondo una recente ricerca i datori di lavoro valutano i candidati nei primi 5 minuti; tra i fattori più importanti da tenere in considerazione ci sono le informazioni prese sull'azienda, idee e domande rilevanti.

Recruiting, i candidati vengono valutati nei primi 5 minuti del colloquio di lavoro. A dichiararlo sono gli stessi datori di lavoro, intervistati da CareerBuilder dal 3 all’8 giugno 2011: il 65% di loro dichiara di capire in questo breve lasso di tempo se il candidato è idoneo o meno ad ottenere il posto di lavoro per il quale si è presentato.

Addirittura tra i 547 manager di Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Svezia, interessati dalla ricerca c’è un 29% che afferma di prendere questa decisione nel primo minuto del colloquio di lavoro.

Quali criteri per valutare i candidati?

Dallo studio di CareerBuilder sono emerse anche altre interessanti informazioni in tema recruting, i datori alla ricerca di nuovo personale hanno infatti rivelato quali sono i principali errori che i candidati commettono e che maggiormente li penalizzano in sede di colloquio di lavoro.

La ricerca ha sintetizzato alcuni consigli che saranno utili sia ai candidati per superare brillantemente una selezione, evitando inutili stress, ma anche per i datori di lavoro ai quali verrà agevolato il compito.

Corrado Tirassa, Country Manager Italy, Spain & Switzerland per CareerBuilder esorta i candidati ad informarsi preventivamente sulla società per la quale si sta proponendo. Questo è infatti uno dei fattori che le aziende dovrebbero tenere in considerazione in fase di recruting, così come le idee e le domande rilevanti poste dagli aspiranti lavoratori. E le risposte date al sondaggio da parte dei manager sembrano confermare questo atteggiamento da parte dei selezionatori.

Curiosità

Tra gli atteggiamenti più curiosi evidenziati datori di lavoro durante l’esame dei diversi candidati ci sono il “dammi il cinque” al posto della stretta di mano; il giocherellare con il rosario; il bacio di commiato; le lacrime di fronte a domande apparentemente innocenti; la caduta dalla sedia; il canto accompagnato dalla chitarra; il dare strani appellativi alle selezionatrici, come “piccola vecchia signora”; il fare affermazioni  come “Odio Lavorare”; togliersi le scarpe; rispondere al cellulare; parlare della propria situazione sentimentale deprimente; chiedere l’indirizzo del datore di lavoro per inviargli fiori; chiedere del bagno senza presentarsi o salutare.