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I contratti a termine restano a 36 mesi

di Barbara Weisz

20 Dicembre 2017 20:04

In Legge di Bilancio 2018 salta la stretta dei contratti a termine, resta il tetto dei 36 mesi con cinque rinnovi: sintesi del pacchetto Lavoro in manovra.

Dietrofront dell’ultimo minuto sui contratti a termine: non sono stati approvati gli emendamenti che limitavano a 24 mesi e a tre rinnovi l’utilizzo dei contratti a tempo determinato: resta quindi l’attuale normativa, in base alla quale il contratto a termine può essere prorogato fino a cinque volte e può durare fino a 36 mesi. L’emendamento è stata ritirato, di conseguenza non sottoposto a votazione. Stesso discorso per un’altra proposta di modifica che chiedeva di aumentare da quattro a otto mesi l’indennità di licenziamento senza giusta causa.

=> Legge di Stabilità al rush finale

Le fondamentali misure del pacchetto Lavoro in Legge di Bilancio 2018 restano dunque gli sconti contributivi, che sono al 50% sulle assunzioni di giovani fino al compimento del 30esimo anno di età (fino al 35esimo limitatamente al 2018); si tratta di una modifica strutturale, quindi di un incentivo che con la Legge di Stabilità 2018 diventa permanente.

L’agevolazione sale al 100% per le assunzioni al Sud, dove riguarda non solo i giovani ma anche i lavoratori con almeno 55 anni disoccupati da almeno sei mesi.

Incentivo al 100% anche per l’alternanza scuola lavoro, ovvero per l’assunzione di giovani che hanno svolto periodi di tirocinio o apprendistato in azienda e vengono poi assunti a tempo indeterminato.

Incrementato il bonus di 80 euro al mese, con il tetto per averne diritto che sale a 24mila 600 euro (dai precedenti 24mila), oppure a 26mila 600 euro per avere il bonus in misura ridotta.

Infine, detrazione fino a 250 euro per le spese d’abbonamento di trasporti pubblici locali, regionali e interregionali, detassazione  per i datori di lavoro che offrono il rimborso ai dipendenti.