Pensione anticipata, una petizione per la Riforma

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 4 Maggio 2016
Aggiornato 6 Giugno 2016 09:03

Una petizione per attirare l'attenzione del Governo sulla flessibilità di uscita e la revisione della Riforma Pensioni Fornero.

Hanno dato il via ad una nuova iniziativa in tema di Riforma delle Pensioni Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Maria Luisa Gnecchi, capogruppo PD in Commissione Lavoro e altri Deputati PD della Commissione Lavoro insieme a Vittorio Longhi,Fondatore e direttore di Progressi. Si tratta della proposta di legge 857 che, spiegano Damiano e Gnecchi:

«Introduce la flessibilità in uscita, consentendo di lasciare il lavoro con un anticipo fino a quattro anni rispetto ai requisiti previsti, con penalizzazioni accettabili, e prevedendo la possibilità per i lavoratori precoci di andare in pensione con 41 anni di contribuzione, a prescindere dall’età e senza penalizzazioni».

Nei giorni scorsi Damiano, Gnecchi e gli altri hanno dato il via alla raccolta firme per la Petizione indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Presidente del Senato Pietro Grasso e alla Presidente della Camera Laura Boldrini a sostegno della proposta di legge 857:

«Considerato l’argomento di grande attualità, pensiamo che la partecipazione e la condivisione da parte dei cittadini possa essere una ulteriore spinta per il Governo a mettere all’ordine del giorno il tema della flessibilità, per dare una pensione giusta agli anziani e il lavoro ai giovani. La petizione infatti è stata lanciata online nella giornata di ieri e sta già raccogliendo migliaia di firme».

Nel corso della conferenza presso la Sala stampa della Camera dei Deputati Damiano ha illustrato le proposte di revisione della Legge Fornero del PD sulla flessibilità in uscita e ha fornito gli attuali risultati della petizione:

«Siamo a 9.800 firme in due giorni, è un risultato popolare perché quello della delle pensioni è un argomento popolare. Abbiamo deciso di fare una petizione perché crediamo nella partecipazione dal basso».

La proposta prevede nel dettaglio la possibilità di lasciare il lavoro con un anticipo fino a quattro anni rispetto ai requisiti previsti, con penalizzazione del 2% per ogni anno, la possibilità per i lavoratori precoci di andare in pensione con 41 anni di contribuzione, a prescindere dall’età e senza penalizzazioni.

Pensioni

Ma non è tutto, con la petizione viene chiesta anche l’ottava e ultima salvaguardia per i lavoratori esodati, il monitoraggio di Opzione Donna per l’inclusione di nuove lavoratrici, la ricongiunzione non onerosa dei contributi, la salvaguardia del fondo per gli usuranti e un meccanismo di indicizzazione per le pensioni medio basse.

«Il sistema pensionistico deve essere corretto per renderlo più umano. – ribadisce Damiano – Sono 3 anni che ci battiamo perché questo tema venga messo all’ordine del giorno, questo è l’anno giusto. Chiediamo al Governo di confrontarsi con la nostra proposta in Parlamento e con i sindacati. Quella che proponiamo è una manovra economica e sociale che libererebbe anche il tappo generazione che impedisce ai giovani di entrare nel mercato del lavoro».

Per firmare la petizione online si deve accedere al seguente link: clicca qui