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Talenti in azienda, in cerca di new media e lavoro flessibile

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 3 Novembre 2011
Aggiornato 7 Novembre 2011 18:12

A orientare le scelte occupazionali dei migliori talenti sono oggi la flessibilità negli orari e nella sede di lavoro e la dotazione tecnologica: ma davvero telelavoro e dispositivi mobili sono più importanti dello stipendio?

I migliori talenti, già sul mercato del lavoro o che vi si affacciano per la prima volta, puntano a occupazioni che consentano di lavorare da remoto in maniera flessibile. Secondo uno studio elaborato da Cisco, alla possibilità di utilizzare sul lavoro social media, dispositivi mobili e Internet verrebbe attribuito un peso sulla scelta dell’impiego, quasi superiore alla retribuzione proposta.

Il “Cisco Connected World Technology Report 2011” conferma il trend di una forte correlazione tra new media e vantaggi competitivi di imprese e lavoratori.

Per le imprese questo si traduce in una rivisitazione delle proprie policies, soprattutto sotto il profilo della sicurezza aziendale, per riuscire a far conciliare le esigenze di business con quelle dei dipendenti.

La ricerca ha visto coinvolto un campione di oltre 2.800 universitari e giovani professionisti sotto i 30 anni di età appartenenti a 14 Paesi, compresa l’Italia.

La possibilità di usare social media e di godere di un lavoro flessibile per orari e sede incide per il 33% del campione (38% in Italia), mentre addirittura il 45% dei giovani lavoratori (49% in Italia) dichiara che la scelta del lavoro può essere influenzata dalla flessibilità sulla scelta di dispositivi.

Il 56% non accetterebbe offerte da una società che vietasse l’accesso ai social media, a meno di non avere un modo per aggirare la policy aziendale (22% in Italia). Il 56% del campione italiano di giovani talenti predilige la possibilità di accedere alle reti aziendali ed alle applicazioni da remoto, ed il 40% ha dichiarato che l’assenza di accesso remoto potrebbe influenzare decisioni professionali e produttività.