Cancellazione dalla Gestione Separata INPS: conviene?

Risposta di Anna Fabi

10 Febbraio 2023 08:18

Rosaria chiede:

Anni fa mi iscrissi alla gestione separata per lavorare a un progetto per sei mesi ed oggi mi ritrovo ancora iscritta pur lavorando a tempo indeterminato. Cosa comporta per me? Conviene cancellarmi?

Lei può comunicare alla gestione separata la volontà di annullare l’iscrizione ma mantenerla aperta non le costa nulla e non è in contrasto con l’altra sua posizione, attualmente quella principale, come lavoratrice dipendente. In ogni caso, anche i soli sei mesi già versati non andranno perduti nel calcolo della sua pensione, perché lei potrà sommarli utilizzando il cumulo gratuito dei contributi.

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Ad oggi, la sua posizione in gestione separata INPS resta silente ma attiva, perché non sono dovuti contributi minimali. A dover versare i contributi sono solo collaboratori, figure assimilate e liberi professionisti, con minimali e massimali di reddito calcolati ogni anno. Non è al momento in suo caso.

Nel momento in cui dovesse eventualmente maturare nuove entrate che prevedano la contribuzione alla gestione separata, verserà i relativi contributi che andranno nello stesso montante di quelli già versati. Ma solo nel caso lei dovesse produrre reddito riconducibile a questa ulteriore gestione previdenziale. Ad esempio svolgendo delle collaborazioni.

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Ad ogni modo, la cancellazione non è un un obbligo ma è comunque un suo diritto. In generale, l’iscrizione dei lavoratori autonomi occasionali alla Gestione Separata INPS  è invece obbligatoria solo per redditi fiscalmente imponibili superiori a 5.000 euro nell’anno solare (riferiti alla totalità dei committenti).

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Risposta di Anna Fabi