Come sfruttare i contributi in gestione separata

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 16 Marzo 2018
Aggiornato 16:58

Luca chiede:

Sono un dipendente privato di 63 anni e più di 20 di contribuzione. Dal simulatore INPS, la prima data utile di decorrenza APE è 01/10/2018. Ho un periodo di contribuzione versata nella Gestione Separata: per il calcolo dell’importo di pensione, alla quota maggioritaria come dipendente va aggiunta anche questa quota? Se non è possibile, tale contribuzione può comunque essere oggetto di cumulo al momento del pensionamento per vecchiaia?

 

Il cumulo dei contributi non è consentito per l’APE volontaria, quindi lei potrà far valore solo i versamenti effettuati al fondo lavoratori dipendenti. Nè può conteggiare, ai fini del suo importo, contributi versati in gestione separata.

Il simulatore INPS, che lei ha già correttamente utilizzato per conoscere la prima data di APE disponibile, le indica anche l’anticipo pensionistico a cui lei ha diritto, utilizzando però solo la pensione che lei ha maturato attraverso i versamenti alla gestione dei lavoratori dipendenti.

Diverso è invece il discorso per la pensione di vecchiaia: in questo caso, può far valere tutti i contributi versati, conteggiando quindi anche quelli in gestione separata.

Tenga presente che, nel momento in cui presenta la domanda definitiva di APE, deve contestualmente presentare anche la domanda di pensione di vecchiaia (in modo che ci sia una data certa di scadenza del prestito).

E, prima di andare in pensione, dovrà poi comunicare all’INPS la volontà di esercitare il cumulo dei contributi. In questo modo, fra l’altro, la sua pensione sarà più alta (sommando anche il montante contributivo da gestione separata), ammortizzando quindi almeno in parte il peso della rata di restituzione del prestito APE.

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