APe Social ai disoccupati con cumulo contratti

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 11 Gennaio 2018
Aggiornato 18:13

Carlo chiede:

Ho letto sul vostro sito che nella Legge di Bilancio è previsto che i disoccupati che hanno perso involontariamente il lavoro per scadenza del contratto a termine sono ammessi all’APE sociale se hanno avuto almeno 18 mesi negli ultimi tre anni. Io ho lavorato a tempo indeterminato da aprile 2013 fino a giugno 2014, licenziato per giusta causa ho usufruito della NASPI per 8 mesi e da febbraio 2015 ho ripreso a lavorare con contratto a termine di 14 mesi, usufruendo poi della NASPI fino al 4 settembre 2017. Ora sono in disoccupazione e vorrei presentare domanda di APE sociale: rientro nel paletto dei 18 mesi?

Direi che rientra senz’altro nel paletto dei 18 mesi lavorati negli ultimi tre anni per fare domanda di APe Sociale per disoccupati, perché può sommare tutti i periodi lavorati. Non valgono, invece, i periodi durante i quali ha percepito la NASPI, ma nel suo caso è irrilevante perché ha comunque più di 18 mesi di contributi da lavoro.

=> APe Social dopo contratto a termine: requisiti 2018

La norma è contenuta nel comma 162 della Legge di Bilancio e prevede che nei 36 mesi (tre anni) precedenti la scadenza del contratto a termine che ha originato la disoccupazione involontaria ci siano almeno 18 mesi di lavoro dipendente.

Non ci sono altre limitazioni legate alla tipologia di contratto dipendente, quindi valgono tutti i periodi lavorati sia con contratti a tempo determinato sia a tempo indeterminato.

Non ci sono indicazioni, invece, relative ai contributi figurativi versati durante la disoccupazione, che di conseguenza non vanno conteggiati.

 

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Risposta di Barbara Weisz