Rinnovo NASpI, regole e calcolo assegno

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 22 Settembre 2017
Aggiornato 22 Novembre 2017 08:50

Michele M. chiede:

A marzo 2017 mi è stata assegnata la Naspi per 24 mesi; a metà maggio ho firmato un contratto di lavoro a tempo determinato per 4 mesi con possibilità di proroga per altri 4 mesi e quindi la perdita della Naspi (superati i 6 mesi e l’importo lordo di 8.000 euro). Nel caso di nuova richiesta Naspi, verrà calcolata sugli ultimi 8 mesi oppure degli ultimi 4 anni?

In effetti, credo che la proroga del contratto per altri quattro mesi comporti la perdita dell’ammortizzatore sociale, per i motivi da lei segnalati (il superamento dei sei mesi di occupazione fa perdere lo status di disoccupato). Però dopo la scadenza del contratto a termine, nel caso in cui non venga rinnovato, lei avrà nuovamente diritto alla NASpI.

=> NASpI, guida completa 2017

Per quanto riguarda il calcolo della prestazione a cui a quel punto avrà diritto, la regola è la seguente: rilevano tutti i periodi di contribuzione versata negli ultimi quattro anni (quindi, non solo quelli relativi all’ultimo contratto), ma si escludono quelli che hanno già originato trattamenti di disoccupazione. Quindi, tutti i mesi di contribuzione in base ai quali lei ha già percepito la NASpI non verranno conteggiati per il nuovo trattamento, mentre viceversa saranno validi i contributi non ancora utilizzati ai fini NASpI.

Nel suo caso specifico, saranno validi i contributi legati a entrambi i contratti a termine (che sono successivi alla NASpI, e quindi non utilizzati per il calcolo del suo precedente sussidio). Credo che verranno conteggiati anche parte dei contributi legati ai suoi precedenti contratti di lavoro, perché lei di fatto ha percepito la NASpI solo per pochi mesi.

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