Come calcolare l’assegno di APe Social

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 23 Giugno 2017
Aggiornato 10 Luglio 2017 09:30

Franco A. chiede:

Sono un lavoratore di 64 anni e più di 40 anni di contributi, careviger perché assisto mia madre come parente di 1° grado con cui convivo. Sono ancora in servizio e la mia pensione potrebbe essere superiore a 2300 euro. Se richiedo l’APe Social come sarò trattato economicamente?

Per avere accesso all’APe Sociale bisogna smettere di lavorare. La circolare applicativa INPS, numero 100/2017, precisa che la concessione del beneficio è subordinato alla cessazione dell’attività lavorativa di lavoro dipendente, autonomo o parasubordinato svolta in Italia o all’estero, in base all’articolo 2, comma 1, del Dpcm 88/2017. Quindi, se vuole chiedere l’anticipo pensionistico deve dare le dimissioni.

=> Dimissioni, certificazione, pensione: tempistiche APe

Avendo maturato un assegno di circa 2300 euro, riceverebbe un sussidio pari al tetto massimo di trattamento, ossia 1500 euro lordi mensili per 12 mesi. Il trattamento si prolungherebbe fino alla maturazione della pensione di vecchiaia a meno che non venga raggiunto prima il requisito per la pensione anticipata: in questo caso, l’APe si interromperebbe e lei percepirebbe la pensione piena.

Con 64 anni e oltre 40 anni di contributi, mi sembra probabile che lei maturi prima la pensione anticipata (42 anni e dieci mesi nel 2017-2018 per gli uomini). Quindi, lei può chiedere l’APe sociale (previe dimissioni) e percepire il trattamento fino alla maturazione della pensione.

In quanto caregiver, le conviene, però valutare l’ipotesi di utilizzare il congedo straordinario retribuito, che dura fino a due anni (DL 119/2011 – Circolare INPS 159/2013) e  e prevede un’indennità pari all’ultima retribuzione, coperta da contribuzione figurativa.

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Risposta di Barbara Weisz