Pensione nel pubblico impiego: come funziona

Risposta di Anna Fabi

Pubblicato 4 Aprile 2017
Aggiornato 10 Gennaio 2021 12:16

Elena chiede:

Sono nata a settembre del 1959. ​H​o iniziato il mio lavoro presso un comune con decorrenza 1/6/1981.​ ​Dapprima come agente ​di polizia locale e poi, a seguito di concorso, dal 2001 inquadrata categoria D – area vigilanza.​ La nostra categoria non ha benefici come le altre forze di polizia (anni di contributi figurativi..ecc attività usurante …)​. Chiedo quali sono le mie prospettive e le possibilità di uscita.

Non mi pare lei abbia i requisiti per accedere all’APe (ci vogliono 63 anni di età), né rientra fra i lavoratori precoci (bisogna avere almeno un anno di contributi versati entro i 19 anni di età).
Direi che deve dunque attendere di maturare la pensione di vecchiaia oppure quella anticipata, di cui le ricordo le attuali regole.
  • Pensione di vecchiaia: in quanto lavoratrice del pubblico impiego, l’età pensionabile è 66 e sette mesi, ai quali dal 2019 bisogna aggiungere il nuovo scatto alle aspettative di vita.
  • Pensione anticipata: il requisito è di 41 anni e dieci mesi di contributi; anche in questo caso, dal 2019 deve aggiungere il nuovo scatto relativo alle aspettative di vita.

Per ulteriori dettagli, può consultare questo articolo sui requisiti pensione dal 2017 in poi.

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Risposta di Anna Fabi