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Logistica: problemi e soluzioni per le PMI italiane

di Filippo Davide Martucci

Pubblicato 17 Febbraio 2014
Aggiornato 14 Marzo 2014 09:41

La carenza infrastrutturale innalza i costi di trasporto doppi per le piccole imprese italiane: la soluzione è il contratto di rete, ancor più conveniente dell'outsourcing.

Trasporto e costi di magazzino incidono notevolmente sul fatturato delle imprese, soprattutto delle PMI. A causa di atavici problemi infrastrutturali dell’Italia (ferrovie, strade e autostrade), possono di fatto penalizzare l’attività delle aziende.

Problemi

Secondo le analisi storiche dell’AILOG (associazione italiana logistica e supply chain management), i costi della logistica incidono mediamente sul 9% del fatturato delle PMI italiane, con una forbice che, a seconda dei settori, può oscillare dal 5% al 13%. Ben al di sopra dei nostri vicini europei (+11% e +12 miliardi di euro l’anno secondo i dati SRM) e pari al doppio delle grandi imprese (media del 4,5%).

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Il trasporto su gomma continua a essere di gran lunga quello più sfruttato, seguito a distanza da quello su acqua, nonostante un costo per chilometro che in Italia è il più alto tra i Paesi dell’Unione Europea (percorrere 100mila chilometri nel nostro Paese equivale a 2mila ore di lavoro con una velocità media di 50 km/h, mentre in Francia e Germania le ore scendono a 1.818 e la velocità sale a 55 km/h). Inoltre, i veicoli deputati alla consegna delle merci molto spesso sono costretti a tornare vuoti, con una spesa non ammortizzabile.

Soluzioni

Per far fronte a questi problemi, le imprese stanno sperimentando varie soluzioni: una di queste consiste nell’outsourcing. Tra le piccole aziende l’esternalizzazione non va oltre il 30% dei costi della logistica, ben distante dal 78% delle grandi, si prevede però che la percentuale cresca nei prossimi anni. Tra le contro-indicazioni c’è ovviamente il fatto che delegare la gestione della logistica, pur rappresentando una riduzione dei costi, implica mettere la propria attività nelle mani di terzi.

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Ecco perché è auspicabile la creazione di reti e consorzi di imprese, magari trovando un distributore direttamente nei Paesi di destinazione, o condividendo mezzi e percorsi per alcune tratte nevralgiche, in modo da avere sempre vetture cariche sia all’andata che al ritorno, e ridurre di molto i costi. L’esempio di Mole Logistica, un consorzio di PMI di trasporti creato a Orbassano ha fatto scuola: otto aziende si sono unite fornendo servizi di trasporto merci in Italia e in Paesi come Francia, Germania, Spagna, Serbia e Croazia, e l’opportunità di un magazzino su un ‘ area di 34mila metri quadrati in cui stoccare le merci. A dimostrazione che anche in periodi di crisi si può crescere, intercettando le tendenze e i bisogni e cogliendo una domanda che esiste già, anche se non viene ben esplicitata.