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Stipendi in Italia, trionfo dei benefit

di Noemi Ricci

1 Giugno 2017 10:43

Retribuzioni in Italia in crescita grazie ai benefit: i servizi di welfare, fiscalmente agevolati, diventano parte integrante degli stipendi concordato.

Più sostanziosi gli stipendi in Italia: ad evidenziarlo è il 23° Rapporto sulle Retribuzioni in Italia di OD&M Consulting (Gi Group): nel 2016 il trend è stato positivo per tutte le categorie professionali mantenendosi tuttavia marcato il gap retributivo tra uomo e donna, nonché tra Sud e Isole rispetto al Nord.

I comparti nei quali si guadagna di più, in relazione all’inquadramento, sono: Bancario per i Dirigenti, Abbigliamento/Moda per i Quadri, Petrolifero per Impiegati e Farmaceutico per gli Operai. I Quadri hanno raggiunto nel 2016 i 58.900 euro di Retribuzione Totale Annua (RTA) pari al +3,1% sul 2015, gli Impiegati 30.913 euro (+2,1%), i Dirigenti 127.897 euro (+1,9%), gli Operai 26.351 euro (1,1%).

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In aumento sembrano essere le voci fisse di salario, mentre quelle variabili resta in linea con il dato 2015. In realtà, i piani di welfare e benefit – oggi incentivati fiscalmente – stanno diventando una componente della retribuzione (intesa come Total Remuneration) nel più ampio quadro del Compensation Mix.

Le medie imprese sono quelle nelle quali si registrano gli aumenti di stipendio più interessanti: + 3,2% per i Dirigenti, + 4,2% per i Quadri, + 2,7% per gli Impiegati, mentre per gli Operai la Grande Impresa continua a riconoscere i maggiori aumenti (+ 1,8%).

Welfare e benefit

Il ricorso al welfare aziendale e ai benefit in busta paga (piano di welfare, auto e cellulare, sanità, previdenza e polizze integrative), che fanno salire il potere di acquisto dei lavoratori, portano la retribuzione totale a salire, a seconda della categoria, tra +18% e +21%.

  • Dirigenti: guadagnano fino a 150.400 euro, con una media lorda per tali servizi  di 22.500 euro;
  • Quadri: fino a 71.500 euro (12.600 di benefit/welfare);
  • Impiegati area vendita: fino a 36.600 euro (5.650 di benefit/welfare).

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Gap di genere

A parità di inquadramento aumenta il “gap di genere” per Quadri e Impiegati (12,8%), mentre è in diminuzione per Dirigenti e Operai. In termini di retribuzione la differenza ammonta a 11.000 euro per i Dirigenti, 5.500 euro per i Quadri, 3.800 euro per gli Impiegati, 2.650 euro per gli Operai. Il gap si riduce nelle aree funzionali a maggiore la presenza femminile, come Risorse Umane e Amministrazione, Finanza e Controllo, per le professioni meglio retribuite e tra i giovani, dove la laurea tende a ridurre il gap di genere.

Divario Nord-Sud

A livello territoriale, nel 2016 in Italia confrontando, in termini di retribuzione totale annua, le imprese del Nord Ovest e quelle del Sud o Isole:

  • un dirigente ha guadagnato circa 6.300 euro in più;
  • un Quadro 4.300 euro;
  • un Impiegato 4.550 euro;
  • un Operaio del Nord Est dove ha preso 2.200 euro in più rispetto al collega del Sud.

Le retribuzioni, in termini percentuali, crescono tuttavia più al Sud: +4,3% per i Dirigenti, +4,6% per i Quadri, +2% per gli Impiegati, + 4,3% per gli Operai.