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Pensione anticipata, le richieste UE

di Noemi Ricci

22 Settembre 2016 11:00

In tutta Europa è sentita la necessità di un'uscita flessibile dal mondo del lavoro, soprattutto con pensione anticipata e formule di part-time agevolato.

In Europa, così come in Italia, negli ultimi anni si è attuata una stretta dei requisiti per l’accesso alle pensioni, con un innalzamento del periodo contributivo e del requisito anagrafico. E in tutti i Paesi europei è sentita, da parte dei lavoratori, la necessità di ottenere un ritiro più graduale dal lavoro.

Pensioni Part-time

A confermarlo è un recente studio di Eurofound dal quale emerge che ben due terzi dei cittadini europei preferirebbe un ritiro parziale dal lavoro con un impiego part-time accompagnato da parte dei benefit della pensione. Secondo gli intervistati, questa opzione avrebbe un impatto positivo sulla motivazione dei lavoratori, con conseguenti benefici per le imprese e l’economia.

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In particolare preferirebbe avere un orario di lavoro limitato, a patto di ricevere i benefits della pensione:

  • il 45% dei lavoratori europei con cinquanta anni di età o più;
  • il 50% degli italiani, degli svedesi e degli spagnoli;
  • il 53% in Repubblica Ceca.

Solo l’11% dei lavoratori europei vorrebbe prolungare l’orario di lavoro. A prevedere questa possibilità di pensionamento parziale sono oggi oltre la metà dei Paesi UE, tra i quali i Paesi nordici, esclusa la Finlandia, la Francia, la Germania e la Norvegia.

Il pensionamento parziale potrebbe aiutare a migliorare la sostenibilità dei sistemi pensionistici e, secondo i ricercatori, andrebbe incoraggiato più del prepensionamento, anche perché permetterebbe:

  • un più semplice e proficuo passaggio generazionale;
  • ai lavoratori di rimanere più a lungo al lavoro serenamente (nel 2015 il 27% dei lavoratori UE ha dichiarato di non sentirsi in grado di continuare il proprio lavoro o uno simile fino al raggiungimento della pensione ipoteticamente fissata a 60 anni, o più) ma la cifra potrebbe essere di gran lunga superiore se si pensa che in quasi tutti i Paesi Ue il limite di età va ben oltre i 60 anni;
  • ai lavoratori di potersi dedicare all’assistenza, affrontare i problemi di salute, prevenirli o ridurli;
  • ai lavoratori una maggiore soddisfazione e una migliore qualità di vita.

Aiuterebbero inoltre provvedimenti che promuovano la formazione continua, la salute, la mobilità lavorativa, l’adeguamento dei carichi lavorativi e dell’intensità del lavoro.

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Pensione anticipata

Tra le motivazioni per cui i cittadini europei scelgono la pensione anticipata c’è la mancanza di alternative per ritirarsi dal mondo del lavoro in maniera graduale. A scegliere di lasciare il lavoro e ad anticipare la pensione sono stati soprattutto coloro che svolgono lavori di routine. Ci sono poi un gran numero di aziende che si accordano con i lavoratori per il pensionamento parziale con l’obiettivo di ristrutturare la forza lavoro prevenendo la disoccupazione.
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