Il coaching: una pratica potente al servizio delle PMI

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 13 Gennaio 2015
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:38

Il coaching è un insieme di tecniche per la valorizzazione delle qualità individuali. Permette di incrementare le performance lavorative, personali e dell’impresa nel suo complesso. Anche le PMI, come fanno già le aziende di grandi dimensioni, possono investire in programmi di coaching per gli imprenditori, i manager e dipendenti che lì lavorano.

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Sono infatti le persone l’asset (in termini di capitale umano) di maggior valore, per un’organizzazione che vuole migliorare il suo rendimento, sia nel mercato che nel settore pubblico. Il giro d’affari in Italia è in crescita, si stimano circa 15 milioni spesi da aziende e professionisti per varie attività di coaching. Ma quali sono le motivazioni che spingono una persona ad intraprendere un percorso di coaching? Secondo una ricerca dell’Icf (International Coach Federation) condotta su un campione di oltre 18mila manager di 25 Paesi, le principali motivazioni sono:

  • Ottimizzare le performance lavorative individuali e del team (42%)
  • Estendere le opportunità di carriera (33%)
  • Perfezionare le strategie di business (29%)
  • Aumentare l’autostima (31%)
  • Gestire con più equilibrio vita privata e lavoro (27%)

Rispetto al sesso di chi ha partecipato ad attività di coaching, il 33% sono uomini, ed il 25% donne, concentrati in prevalenza nelle classi di età 25-34 anni (35%) e 35-44 anni (31%). Personalmente ritengo il coaching un investimento ed una esperienza utile, da valutare con attenzione, anche se ognuno dopo una certa età, dovrebbe aspirare a diventare il coach di sè stesso, per andare avanti sulle proprie gambe.