Imprenditori di se stessi: un cambio di mentalità 

di Edoardo Musicò

Pubblicato 10 Novembre 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Imprenditori di se stessi: un concetto per molti misterioso, che tende a spaventare chi piuttosto punta al posto fisso. Ma la globalizzazione ha ormai rivoluzionato il rapporto tra domanda e offerta di mercato e non bastano più competenze specifiche e curriculum impeccabile: serve una rete di conoscenze e contatti in continuo ampliamento, per cogliere al volo occasioni che, con i metodi tradizionali, non troveremmo mai.

E' la convinzione di Enrico Casartelli, dipendente IBM per 23 anni in ruoli manageriali e commerciali nei servizi ICT e della formazione che, alle soglie dei cinquant'anni, ha dovuto rimettersi in gioco, diventando libero professionista nel coordinamento di progetti formativi per la Regione Lombardia, e docente in corsi di leadership, TeamWork, Project e Risk Management.

Casartelli distingue la mentalità  impiegatizia, portata a semplificare il lavoro per raggiungere velocemente risultati, da quella imprenditoriale che coglie la complessità  nel suo insieme e la gestisce per trovare soluzioni: occorre un approccio aziendale che disegna le strategie di mercato a breve e medio termine, analizzando rischi e punti di forza, e crea canali di comunicazione considerando che le scelte imprenditoriali devono adattarsi con flessibilità  al cambiamento veloce dei gusti dei consumatori.

Inoltre, le condizioni che portano l'impresa al successo oggi, non saranno più efficaci per riposizionarsi sul mercato di domani. Il lavoro autonomo, secondo Casartelli, permette di ampliare le relazioni sociali molto più di quanto avvenga all'interno di un'azienda. Mai trascurare cellulare e posta elettronica, perché da un contatto se ne possono generare molti altri.

Il Web diventa ogni giorno più efficace per creare una rete molto estesa di contatti servendosi, ad esempio, del portale Linkedin per farsi conoscere e creare nuove occasioni di crescita professionale. Ricordando sempre che il nostro giudice è il mercato, con i suoi mutamenti repentini e le nuove nicchie che si possono creare. Ed è questa la sfida più affascinante e impegnativa dell'imprenditore di se stesso.

Ma si può sfruttare bene uno strumento come Linkedin?
Secondo Markingegno, blog di appunti di comunicazione per le imprese, senz'altro sì, al punto da aver creato un semplice decalogo online, che insegna come valorizzare il percorso professionale o il brand aziendale, suggerisce la gestione corretta della propria rete, passando per le segnalazioni reciproche e i gruppi di lavoro. Il tutto condito da sincerità , cortesia ed educazione, che sono alla base di contatti duraturi e produttivi.