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Previdenza integrativa dei dirigenti: il fondo PREVINDAI

di Roberto Grementieri

Pubblicato 24 Novembre 2010
Aggiornato 21 Gennaio 2020 12:56

Il PREVINDAI è un Fondo di previdenza integrativa a capitalizzazione istituito dalla contrattazione collettiva.

A decorrere dal 1 gennaio 1996, l’adesione – in base alle disposizioni introdotte dalla riforma del sistema pensionistico – ha natura volontaria e non costituisce più un obbligo conseguente all’applicazione del C.C.N.L.

I dirigenti iscritti al PREVINDAI sono inseriti in tre classi.

Sono tenute ad iscriversi all’Ente le imprese industriali per le quali non operino iniziative, casse o fondi comunque diretti ad assicurare, a favore dei dirigenti, con il contributo delle imprese stesse, forme di previdenza integrativa complessivamente analoghe a quelle garantite dal PREVINDAI.

L’iscrizione al Fondo del dirigente nuovo iscritto è volontaria: l’adesione viene espressa mediante la compilazione della prima sezione del modello 061 “Adesione individuale”, che deve essere consegnato al datore di lavoro debitamente sottoscritto.

Quest’ultimo provvede a compilare la seconda sezione e ad inoltrare il modello entro la data di scadenza del primo versamento.

Il finanziamento del PREVINDAI avviene tramite contributi a carico del datore di lavoro e del lavoratore e mediante la destinazione, parziale o integrale, del T.F.R..

La base per il calcolo della contribuzione è costituita dalla retribuzione globale lorda, determinata da tutti gli elementi considerati utili, per disposizioni di legge e di contratto, per il T.F.R.

Sono esclusi dall’imponibile i compensi e gli indennizzi percepiti per effetto di trasferimento all’estero e, solo per i nuovi iscritti, anche le somme corrisposte a titolo di indennità  sostitutiva del preavviso.