Piemonte, sostegno all’innovazione della piccola editoria

di Ermanno Cece

Pubblicato 25 Febbraio 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

Secondo alcune stime, sul totale dei nuovi libri pubblicati nel nostro paese (circa 50 mila), circa il 25%, cioè uno su quattro, è pubblicato da un piccolo (o medio) editore, che però difficilmente riesce a superare i tanti ostacoli che rendono impervio il percorso da compiere dal magazzino alle vetrine delle grandi librerie, sempre appannaggio delle grandi case.

Un aiuto alla categoria arriva dalla Regione Piemonte.
Riconoscendone l'importanza quale componente del patrimonio culturale e linguistico locale e strumento della diffusione delle conoscenze e dell’informazione, la Regione ha deciso di promuovere e valorizzare la piccola imprenditoria editoriale attraverso la concessione di un agevolazione a sostegno ad interventi di ammodernamento tecnologico e ristrutturazione aziendale.

L'iniziativa, attuata in base alla Legge regionale 25 giugno 2008, n. 18, prevede la concessione di un contributo a copertura del 100% degli interessi, a valere su un finanziamento erogato dalle banche convenzionate con Finpiemonte Spa.

Ma cosa significa essere un piccolo editore? Secondo la Lr 18/2008 per rientrare nella definizione occorre:

  • aver prodotto e distribuito, anche al di fuori del territorio regionale, almeno cinque titoli e non più di cinquecento;
  • essere indipendente, cioè non appartenente ad un grande gruppo editoriale.

Per poter accedere alle agevolazioni, inoltre, è necessario:

  • essere iscritti nel registro delle imprese della Regione Piemonte da almeno due anni
  • avere sede legale ed attività  produttiva della casa editrice sul territorio regionale.

Passando agli aspetti tecnici, l'aiuto consiste in un contributo regionale a copertura del 100% degli interessi gravanti su un finanziamento bancario a tasso fisso e per la durata massima di 5 anni, stipulato con le banche convenzionate.

L'intervento agevolativo è riferito solo alla quota del finanziamento dei costi considerati ammissibili e secondo il piano di rientro quinquennale previsto dall'Istituto di credito prescelto, al quale sarà  versato direttamente il contributo.

Finpiemonte erogherà  ai beneficiari il contributo regionale in conto interessi in un'unica soluzione e in forma attualizzata al tasso di finanziamento espresso in forma equivalente.

L'importo degli investimenti ammessi a contributo dovrà  essere compreso tra € 2.500,00 e € 30.000,00.

Le spese sostenute (cioè fatturate e pagate) ritenute ammissibili sono le seguenti:

  1. acquisto di Hardware e Software;
  2. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti e arredi;
  3. opere murarie, impianti elettrici, idraulici e ristrutturazioni murarie in genere, necessarie e funzionali al progetto;
  4. opere di manutenzione ordinaria degli immobili oggetto dell'investimento (es. tinteggiatura locali, ecc.).

D'altra parte, non sono ritenuti ammissibili beni da acquisire in leasing e beni usati.

Per gli aspetti procedurali, e per presentare la domanda di agevolazione, è possibile consultare il sito: https://www.finpiemonte.info/index.aspx