Professioni ICT: quale divario fra domanda e offerta?

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 7 Febbraio 2014
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:38

Esiste un divario fra domanda e offerta di lavoro nei settori più avanzati dell'economica come l'ICT. Sembrerebbe un’opportunità  per il futuro nonostante la crisi economica. Secondo l'Ocse, in Europa e in Italia è alta l'aspettativa sulla creazione di posti di lavoro in aziende innovative e knowledge intensive.

Trovare lavoro: assunzioni VS competenze

Questo gap di personale dotato di competenze e conoscenze avanzate, sta diventando un tema ricorrente tra le lamentele di molti imprenditori, che cercano una solida base scientifico-tecnologica: personale specializzate nei servizi avanzati come l'informatica e la comunicazione.

Secondo le stime Eurostat, in Europa ben 2 milioni di posti di lavoro non trovano un candidato, dai servizi turistici alla programmazione IT, e si prevedono900mila posizioni vacanti nell'ICT entro il 2015.

Una strategia di politica economica efficace, anche per l'Italia, potrebbe essere quella adottata dai Paesi del Nord Europa, che hanno saputo migliorare il coordinamento fra Scuola, Università  e Mercato grazie a programmi formativi allineati con le esigenze del mondo del lavoro.

Oltre a questi problemi di carattere generale che influiscono sulla disoccupazione e produttività , a me sembra che nell’immediato ce ne siano due altrettanto rilevanti, soprattutto in Italia. Quali? Il costo del lavoro troppo elevato per le imprese che vorrebbero assumere, ed il credit crunch che blocca la liquidità  e non permette agli imprenditori di investire sulle persone.