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Come ridurre i costi energetici delle Pmi

di Roberto Grementieri

26 Marzo 2010 13:00

I costi energetici rappresentano una rilevante voce nel bilancio d’esercizio delle Pmi. Come riuscire, dunque, ad abbattere la spesa per l’energia elettrica? Semplice, riducendo il costo di approvvigionamento e, soprattutto, aumentando l’efficienza energetica. Per procedere, dunque, è opportuno per prima cosa distinguere tra efficienza e risparmio energetico.

L’efficienza energetica è pari al rapporto tra l’output delle attività  di un’organizzazione, beni o servizi, e l’energia immessa; l’efficienza aumenta se, a parità  di output, diminuisce l’energia immessa e viceversa.

Il risparmio energetico è invece la riduzione del costo sostenuto per l’energia.
È ottenibile aumentando l’efficienza energetica e riducendo il costo di approvvigionamento dell’energia e delle fonti energetiche, oppure implementando interventi quali la variazione degli orari di utilizzo dell’energia, al fine di concentrare i consumi nelle fasce orarie fuori picco.

Una volta che si è scelto di approvvigionarsi nel libero mercato, la riduzione del costo dell’energia è ottenibile gestendo in maniera ottimale l’attività  di negoziazione dei contratti.

L’efficienza degli usi energetici dell’industria contribuisce alla riduzione delle emissioni, proporzionalmente di meno rispetto ai settori residenziale e dei trasporti: infatti, a fronte di un terzo dei consumi finali, dall’industria viene un contributo all’abbattimento delle emissioni di CO2 pari a circa un quinto.

I possibili ambiti e aree di intervento sono molto numerosi e variano, naturalmente, da caso a caso e da settore a settore.

A titolo meramente esemplificativo, si possono elencare i seguenti interventi tecnologi: illuminazione (apparecchiature illuminanti efficienti; sistemi di regolazione; sensori di luminosità  e di presenza; stabilizzatori di tensione); climatizzazione ambientale (ottimizzazione del rendimento degli impianti; centralizzazione dei condizionatori split; taratura dei condotti aeraulici; coibentazione aeraulica; utilizzo di sistemi a portata variabile); strutture (utilizzo di pellicole solari per il controllo dei carichi termici; contenimento delle dispersioni dell’edificio e degli impianti); riscaldamento/refrigerazione di processo.

Nell’ambito delle ottimizzazioni dei sistemi di gestione si evidenza: ottimizzazione dei sistemi di supervisione/tele-gestione; formazione del personale; incremento del rendimento, della capacità  e della flessibilità  dei processi; modifica degli orari di utilizzo; contenimento dell’impegno massimo di potenza; valvole di espansione elettroniche, sistemi di monitoraggio della produzione del freddo; riduzione dei carichi in stand-by: programmazione delle manutenzioni.